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Il caso

Coltivava e annaffiava cannabis nel giardino condominiale, denunciato

Sorpreso dai Carabinieri mentre annaffiava sei piante di marijuana: erano alte fino a 80 centimetri. Tutto sequestrato

Coltivava e annaffiava cannabis nel giardino condominiale, denunciato

Sei piante di cannabis coltivate in vasi all’interno di un giardino condominiale, curate e annaffiate quotidianamente come nulla fosse. È quanto hanno scoperto i Carabinieri della Stazione di Terracina, che nella giornata di ieri hanno denunciato un uomo di 46 anni, già noto alle forze dell’ordine, per il reato di produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti.

I militari sono intervenuti durante un servizio di controllo del territorio, insospettiti da alcuni movimenti nei pressi del complesso residenziale in cui l’uomo vive. Una volta all’interno dell’area condominiale, lo hanno sorpreso mentre stava annaffiando le piantine: si trattava di sei esemplari di cannabis indica, in fase di crescita, con un’altezza variabile tra i 40 e gli 80 centimetri, sistemate in vasi disposti lungo il perimetro del giardino.

Le piante sono state immediatamente sequestrate. L’uomo, che non ha opposto resistenza, è stato identificato e deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria. Dovrà ora rispondere del reato di coltivazione non autorizzata di sostanze stupefacenti, come previsto dal Testo Unico sugli stupefacenti (D.P.R. 309/90).

L’episodio si inserisce nel contesto delle attività di prevenzione e contrasto allo spaccio e alla produzione di droga condotte quotidianamente dai Carabinieri nella provincia di Latina. Una presenza costante sul territorio, anche nei contesti apparentemente più insospettabili, come appunto un giardino condominiale nel centro abitato.

La posizione dell’uomo è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, mentre le indagini proseguono per verificare eventuali collegamenti con altre attività illecite o episodi simili nella zona. Nel frattempo, i Carabinieri rinnovano l’invito alla cittadinanza a segnalare movimenti sospetti e a collaborare con le forze dell’ordine per garantire sicurezza e legalità anche nei luoghi di vita quotidiana.

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