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Il caso

Carristi al contrattacco dopo lo sfratto, l’avvocato dell'Abca scrive al Comune

Contestati i 40mila euro di canoni richiesti dell'Ente di piazza Roma per l'uso dell'autoparco: nel 2023 una delibera di Giunta concesse l’uso gratuito all'associazione

Carristi al contrattacco dopo lo sfratto, l’avvocato dell'Abca scrive al Comune

I carristi passano al contrattacco per contestare i 40mila euro di canoni richiesti dal Comune di Aprilia per l’utilizzo dell’autoparco, una cifra che ha portato gli uffici di piazza dei Bersaglieri a emettere un avviso di sfratto dalla struttura di viale Europa. Nei giorni scorsi i componenti dell’Abca si sono riuniti per impostare una strategia dopo la diffida del dirigente del settore Lavori Pubblici e della responsabile dell’ufficio Patrimonio che hanno chiesto la restituzione delle chiavi, dei badge di ingresso e il pagamento di canoni e utenze dal dicembre 2023 ad oggi (41.000 euro), lamentando la mancata regolarizzazione della gestione dell’immobile. Un aspetto che secondo il Comune avrebbe determinato l’occupazione senza titoli dello spazio. «Nonostante i ripetuti solleciti - si legge nella nota dell’ufficio Patrimonio - per la sottoscrizione dell’atto di concessione predisposto l’associazione non si è mai presentata per la firma».

Una tesi negata dall’Abca, che ha deciso di affidarsi a un avvocato che in queste ore ha inviato una lettera al Comune di Aprilia per far valere le ragioni dei carristi. In particolare l’associazione contesta di essere debitrice per oltre 40mila euro (non avendo mai firmato una convenzione), sostiene di non aver mai ricevuto nessun sollecito alla firma e soprattutto ribadisce di non aver occupato senza titolo l’immobile. A tal proposito esiste una delibera del 26 gennaio 2023 nel quale la Giunta concede: «a titolo gratuito e provvisorio lo spazio dell’autoparco all’associazione delle Botteghe del Carnevale Apriliano», un provvedimento nel quale si specifica: «che siano a carico dell’associazione la manutenzione, la pulizia ed il controllo dello spazio assegnato nonché dell’area esterna», dando mandato all’ufficio Patrimonio di predisporre gli atti consequenziali. La delibera in questione concedeva dunque l’uso gratuito in maniera temporanea e a giudizio dell’Abca autorizzava i volontari all’utilizzo degli spazi, anche perché nell’atto in questione i tempi della provvisorietà non venivano specificati. Tuttavia l’obiettivo principale dei carristi non è quello di riottenere l’autoparco, bensì di evitare di pagare una cifra altissima per accordi mai raggiunti né tantomeno stipulati.

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