Nel settembre di tre anni fa alcuni cittadini segnalarono ai Carabinieri la presenza di un uomo che brandiva un fucile in un giardino privato lungo via Carano. L’uomo, oggi 45enne, minacciava il suicidio ma all’arrivo delle pattuglie, decise di rivolgere l’arma contro gli operanti in assetto tattico con giubbotti anti proiettile e armi spianate a loro volta.
Iniziò una breve trattativa al termine della quale i militari del Reparto territoriale di via Tiberio riuscirono con grande professionalità a convincerlo a deporre l’arma e a farsi vedere dal personale del 118. Scattò l’arresto e l’accusa di detenzione abusiva di armi e resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale. A tre anni di distanza la pena residua che l’uomo deve scontare è di poco più di sei mesi e così nelle scorse ore i militari lo hanno rintracciato e gli hanno notificato l’ordinanza che lo vuole agli arresti domiciliari.