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Cronaca

Aveva rifiutato il ricovero dopo gli esami medici, muore a tre giorni dall'incidente

Inchiesta sul decesso, in casa, dell'ottantenne Luciano Querini. L'autopsia per verificare il nesso con la carambola in via Acque Alte

Aveva rifiutato il ricovero dopo gli esami medici, muore a tre giorni dall'incidente

Ha avuto un tragico e inatteso epilogo il rocambolesco incidente stradale che si era registrato venerdì mattina in strada Acque Alte, vicino Borgo Piave. L’ottantenne coinvolto nello scontro tra la sua Mini Clubman e un furgone in transito nella direzione opposta, è morto lunedì mattina in casa, dove si trovava perché nel frattempo aveva rifiutato di proseguire il ricovero in ospedale, una volta essere stato sottoposto agli accertamenti medici che non avevano fatto emergere una condizione di particolare gravità, a parte patologie pregresse. Insomma, Luciano Querini stava bene dopo l’incidente e aveva firmato per ottenere le dimissioni dal Santa Maria Goretti, ma il suo decesso ha richiesto una serie di accertamenti, da parte della Procura, nell’ambito di un’inchiesta avviata per verificare se possa esserci una connessione tra l’evento di tre giorni prima e la morte. Inchiesta che conta un indagato, l’automobilista di 24 anno che sedeva al volante dell’altro mezzo, il furgone dell’impresa per la quale lavora, assistito dal legale di fiducia, l’avvocato Italo Montini. Si tratta di un atto dovuto, perché all’esito dei primi accertamenti sulla dinamica la responsabilità del sinistro sembra attribuibile alla vittima.
Nella mattina di ieri intanto il sostituto procuratore Simona Gentile, titolare dell’inchiesta, ha affidato l’incarico al medico legale Federico Tripodi per gli accertamenti autoptici effettuati nel pomeriggio di ieri, alla presenza del consulente tecnico di parte, Maria Viglialoro, incaricata dalla difesa del giovane indagato. La perizia medica servirà per chiarire le condizioni dell’ottantenne, alla luce anche del fato che la manovra all’origine dell’incidente poteva essere compatibile con un malessere improvviso: la Mini della vittima viaggiava da Borgo Podgora verso Borgo Piave, quando aveva sbandato improvvisamente, invadendo la corsia opposta. Prima di finire nel fosso sul lato destro, l’auto aveva urtato appunto il furgone guidato dal giovane, causandone la deviazione verso il bordo della strada e lo schianto contro la base di un palo prima di ribaltarsi. L’anziano automobilista non aveva mai perso conoscenza, in ospedale era apparso lucido e collaborativo, appunto fino alla decisione di tornare a casa.
 

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