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Il fatto

Ferito dalla bomba mentre dormiva

Attesi i risultati sull’esplosivo usato in via La Malfa. Le schegge lanciate fino al quarto piano della palazzina, l’uomo soccorso dal 118 si trovava sul letto. «Adesso ci va di mezzo la brava gente»

Ferito dalla bomba mentre dormiva

«Finché si ammazzano tra di loro..». Il leitmotiv che accompagna commenti e post a seguito di qualche fatto di cronaca che possa in qualche modo essere legato alla criminalità e ad una presunta guerra tra fazioni, bande, è spesso questo. «Basta che non ci vada di mezzo la ‘ brava gente’, poi possono fare quello che vogliono». E a leggere i tanti commenti alle ultime notizie di cronaca in città, compresa l’esplosione di un ordigno in pia Ugo La Malfa, questo sentimento sembra essere condiviso. Però stavolta, ad andarci di mezzo, qualcuno che non c’entra nulla c’è stato.

L’esplosione dell’altra notte infatti, ha danneggiato almeno tre auto parcheggiate in strada, ma ha anche causato danni a diversi appartamenti, raggiunti dalla schegge anche fino al terzo e quarto piano. Vetri infranti, serrande bucate, e soprattutto un uomo ferito. Un 60enne che non ha alcun possibile legame con la criminalità, che stava dormendo nel proprio letto e che è stato ferito, in modo lieve per fortuna, da una scheggia che ha infranto il vetro della sua camera. Se fosse stato in piedi o se vi fosse stato qualcun altro oggi avremmo potuto scrivere qualcosa di diverso. Lo dicono in molti in via La Malfa. Da martedì mattina infatti il quartiere è scosso, in molti si chiedono a chi fosse destinato quel messaggio di fuoco, ma soprattutto si chiedono se questo innalzamento del livello di tensione, porterà a qualche altro episodio simile.

Fino ad oggi infatti, le bombe erano state fatte ritrovare. Quella ad esempio messa sul cancello di una nota ditta di trasporti, serviva non a causare danni, anzi, serviva a favorire una successiva richiesta di soldi in cambio di sicurezza. Quella lasciata in strada lungo via Moro, era un avvertimento. Era potenzialmente letale, ma non è stata fatta brillare appositamente. Doveva probabilmente essere trovata.

Quella in via La Malfa invece, è stata fatta esplodere. Gli investigatori della Polizia, sia del Commissariato di Aprilia che della Squadra Mobile di Latina, stanno cercando di chiarire il perché.

Agli atti ci sarebbero le immagini riprese dalle telecamere che si trovano a pochi metri di distanza. Non è dato sapere quanti, ma quanto meno si ha contezza se ad agire sia stato un soggetto isolato o se, come è più probabile, più di uno. Una possibile pista quindi c’è. Resta la questione fondamentale: capire il movente. Anche qui le ipotesi spingono verso una ritorsione legata al mondo della droga. Sembra essere quasi del tutto esclusa una ipotesi che prenda in esame screzi o motivi di natura personale. Qui di mezzo ci sarebbero soldi, droga, ma anche il potere. Il controllo del territorio. Un gesto del genere potrebbe infatti anche voler ribadire la “forza” di un gruppo.

Un’indagine delicata quindi per gli agenti del nuovo Commissariato di Polizia di Aprilia che ad una settimana dall’apertura, si ritrovano a dover lavorare all’ennesimo atto intimidatorio in città.

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