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Il fatto

Inseguimento e spari fino a Roma

Ignora due volte l’alt dei Carabinieri di Aprilia e per circa un’ora tenta di speronarli per fuggire

Inseguimento e spari fino a Roma

Un altro automobilista che di fronte all’alt da parte dei Carabinieri, tira dritto e, a folle velocità, cerca di scappare, arrivando fino alle porte di Roma.

E’ durata circa un’ora la fuga di un uomo intorno ai 60 anni. E’ iniziata nella cittadina pontina la folle notte che, per fortuna, non ha registrato danni a terzi.

Come detto, una pattuglia dei Carabinieri del Reparto territoriale di Aprilia, avrebbe incrociato, poco dopo le 2, una vettura. I militari avrebbero intimato al conducente di fermarsi per un semplice controllo dei documenti. Ma a quel punto l’auto ha accelerato e ha tentato la fuga.

Un secondo posto di blocco disposto con l’ausilio di altri colleghi ha intimato all’uomo di fermarsi, ed anche quello è stato ignorato.

E’ iniziato un inseguimento che ha portato fuggiasco e i militari fino a Roma. Sono stati informati i Comandi della zona che hanno inviato altre pattuglie in ausilio ai militari di via Tiberio.

L’auto in fuga ha quindi lasciato la Pontina prima di entrare a Roma. Ha percorso a velocità altissima via di Trigoria, via Grotte di Penseroni, via Giolito de' Ferrari per poi tronare su via di Trigoria. Il rischio che qualcun altro, nonostante fossero oramai passate le 3, potesse restare cpinvolto, ha spinto i militari a stringere il cerchio. Visto anche il ripetuto tentativo di speronare le pattuglie, giunti in una zona isolata, i militari hanno prima esploso dei colpi in aria, poi hanno mirato alle gomme.

La fuga è terminata poco prima delle 3 e 30. L’uomo è stato quindi tratto in arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, ma su di lui sono in corso ulteriori accertamenti. Prima di tutto si deve capire il perché di quella fuga. Dai Comandi dell’Arma non arrivano ulteriori dettagli, né sulla possibilità che l’arrestato avesse con sé delle armi - ma sembra che non ne avesse, né sul suo stato psicofisico.

L’eventuale rischio di risultare positivo potrebbe anche aver spinto l’automobilista alla fuga, ma il sospetto è che possa aver avuto altri motivi. Ma sembra anche che il 60enne non abbia precedenti, né sembra che avesse un motivo per stare, alle due di notte, ad aprilia visto che non ci vive. Il che rende tutto ancora più misterioso. Le indagini quindi proseguono nel riserbo più totale.

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