Da anni la sua musica sparata a volume altissimo nelle notti d’estate è un incubo per i vicini, avvertita persino a chilometri di distanza nella periferia di Latina.
Ma ora grazie a una scrupolosa attività di riscontro della Polizia Locale, la discoteca L’Ombelico è finita al centro di un’inchiesta della Procura di Latina che contesta formalmente il disturbo della quiete pubblica, reato documentato da una serie di rilievi che dimostrano lo sforamento dei livelli di rumorosità oltre i limiti fissati dalla legge italiana.
Una situazione di illegittimità che sarà sottoposta anche al vaglio del Comune per le valutazioni del caso in merito all’esercizio dell’attività nel locale di via Albanese.
Le verifiche sono state curate dal Nucleo di polizia giudiziaria della Polizia Locale specializzato in materia ambientale, per verificare la fondatezza degli esposti presentati da alcuni cittadini, residenti nei dintorni della discoteca: chiedevano la verifica del rispetto delle norme nella gestione del locale di pubblico spettacolo, lamentando la diffusione della musica a un volume obiettivamente troppo alto, anche a tarda notte, fino alle prime ore del mattino.
Avviando prima di tutto gli accertamenti di natura amministrativa sulla regolarità dell’attività svolta dalla discoteca, gli agenti della Polizia Locale hanno poi chiesto l’intervento dei tecnici di Arpa Lazio per i rilevamenti.
Quindi con una serie di sopralluoghi effettuati in punti diversi nelle vicinanze della discoteca L’Ombelico, le strumentazioni hanno documentato in tutti i casi lo sforamento dei decibel oltre i limiti di legge, anche oltre le ore 4 del mattino. Circostanze che hanno permesso di verificare la fondatezza degli esposti, con la denuncia del titolare del locale per il reato di disturbo della quiete pubblica.
Del resto per L’Ombelico è stata regolarmente rilasciata la licenza di discoteca all’aperto, all’esito della valutazione della Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo che verifica il rispetto dei requisiti strutturali, di igiene e di sicurezza di ogni locale.
Ma ciò non esonera le discoteche, anche quelle sviluppate all’aperto, dal rispetto dei limiti di rumorosità. Per questo la Polizia Locale ha trasmesso gli atti sia alla Procura, per documentare l’inchiesta, che agli uffici comunali, per le valutazioni sulle modalità di prosecuzione dell’esercizio di pubblico spettacolo.