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Cronaca

West Nile, altri due casi in provincia di Latina: salgono a nove i contagi

Tra i pazienti ancora in cura, uno risulta ricoverato in terapia intensiva, quattro in reparti ordinari, uno è seguito a domicilio e due sono già stati dimessi

West Nile, altri due casi in provincia di Latina: salgono a nove i contagi

Due nuovi casi di infezione da West Nile Virus sono stati accertati dall’Asl di Latina e confermati dall’Istituto Spallanzani di Roma. A comunicarlo è la Regione Lazio, che sottolinea come entrambi i pazienti – un uomo di 71 anni, già dimesso, e una donna di 76 anni con patologie pregresse, attualmente ricoverata in reparto ordinario – siano residenti nel territorio pontino. Con questi ultimi aggiornamenti, salgono a nove i casi registrati in provincia di Latina dall’inizio dell’anno.

Tra i pazienti ancora in cura, uno risulta ricoverato in terapia intensiva, quattro in reparti ordinari, uno è seguito a domicilio e due sono già stati dimessi. Si conta purtroppo anche un decesso: una paziente è morta nei giorni scorsi all’ospedale di Fondi a causa delle complicanze legate all’infezione.

Riunione operativa con 290 medici per fare il punto

Alla luce dell’evoluzione della situazione epidemiologica, si è svolta oggi una riunione operativa organizzata dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” in collaborazione con la Asl di Latina e la Regione Lazio. L’incontro ha coinvolto 290 medici, tra cui i medici di medicina generale della provincia, gli operatori dei Pronto Soccorso, i referenti del Servizio Igiene e Sanità Pubblica e gli specialisti della rete regionale delle malattie infettive.

Durante il confronto sono state illustrate le indicazioni cliniche e terapeutiche per la gestione dei casi, con particolare attenzione alla fase neurologica invasiva del virus, che può causare meningoencefalite o paralisi nei soggetti più fragili. Gli esperti hanno inoltre ribadito l’importanza della diagnosi differenziale e dell’utilizzo del teleconsulto per i pazienti sospetti.

Campagna di prevenzione e disinfestazione

Nel frattempo, proseguono le attività di bonifica e disinfestazione nei territori interessati, in particolare nell’area pontina, dove la circolazione del virus ha raggiunto livelli di allerta. Oltre agli interventi ambientali, è stata avviata una campagna di informazione rivolta alla popolazione, per sensibilizzare sull’importanza di proteggersi dalle punture di zanzare, principale veicolo del virus.

La Regione ha richiamato l’attenzione sulla necessità di adottare misure concrete, tra cui:

  • intensificare le attività di disinfestazione;

  • promuovere l’uso di repellenti e zanzariere;

  • segnalare tempestivamente i casi sospetti;

  • inviare campioni biologici al laboratorio regionale di riferimento presso l’INMI Spallanzani.

Cos’è il West Nile Virus

Il virus del Nilo occidentale si trasmette attraverso la puntura di zanzare del genere Culex e nella maggior parte dei casi è asintomatico o presenta sintomi lievi come febbre, nausea, rash cutaneo e mal di testa. Tuttavia, in una percentuale ridotta di pazienti – soprattutto anziani o immunodepressi – può provocare gravi complicanze neurologiche. La letalità nei casi più gravi può arrivare fino al 10%. La conferma diagnostica avviene tramite analisi di laboratorio, effettuate in questo caso dallo Spallanzani.

L’attenzione resta alta, soprattutto in vista delle prossime settimane estive, in cui la diffusione delle zanzare potrebbe favorire nuovi contagi.

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