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Il fatto

Nel nome di Veronica: "Chi l'ha uccisa è latitante"

Ancora irreperibile l'uomo accusato dell'omicidio della giovane latinense

Nel nome di Veronica: "Chi l'ha uccisa è latitante"
«Il femminicidio di Veronica non venga dimenticato».  E’ l’appello di Hillary e Dante De Nitto, fratelli della donna italiana uccisa il 15 gennaio 2021 nel suo appartamento di Daly City, a sud di San Francisco, dal compagno Renato Yedra Briseno. L’uomo è ancora latitante e non stato mai arrestato, erano stati  i fratelli della giovane ragazza di Latina,  attraverso l’avvocato milanese Virginia Dascanio, ad aver chiesto al Governo italiano di interessarsi e fare pressioni  su quello degli Stati Uniti e del Messico, dove l’autore dell’omicidio  si è rifugiato.
«Non è possibile che dopo oltre quattro anni le autorità non siano ancora riuscite a localizzare il responsabile e che non si riesca ad arrivare al processo. Nostra sorella è vittima due volte: dell’amore malato e del silenzio delle istituzioni statunitensi», avevano dichiarato  i fratelli di Veronica De Nitto. La donna aveva lasciato l’Italia nel 2014 per raggiungere la sorella Hillary negli Stati Uniti e aveva conosciuto il compagno nella macelleria in cui aveva trovato lavoro. La sera dell’ omicidio lo aveva invitato a casa perché voleva lasciarlo, dopo che la relazione si era interrotta già una volta.
L’uomo - secondo la ricostruzione degli investigatori statunitensi - l’ha uccisa, ha dato fuoco alla sua casa ed è fuggito in Messico. È impensabile che il Governo degli Stati Uniti d'America non sia ancora stato in grado di scoprire i movimenti di Yedra Briseno - aveva dichiarato l’avvocato Dascanio, che da due anni si occupa del caso - Il governo italiano ci aiuti: sono trascorsi quattro anni senza verità, sconfitta maggiore che amplifica un dolore implacabile».
Tra pochi giorni sarebbe stato il compleanno di Veronica, Gino De Nitto, il padre di Veronica, continua a  chiedere giustizia. Lo ha fatto  anche in occasione della giornata contro la violenza lo scorso 25 novembre in piazza del Popolo a Latina. «Più passa il tempo e più soffro. Sono provato non riesco a vedere la luce»,  aveva detto. Il papà aveva scritto al  Papa, al Capo dello Stato Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. «Non mi ha risposto nessuno. Un giorno prima o poi sarà fatta giustizia e di questo sono sicuro», aveva dichiarato.  

Tra pochi mesi, il prossimo 15 gennaio,  saranno trascorsi cinque anni da quando è stata uccisa Veronica.   Il papà chiede che non si abbassi l’attenzione sul caso di sua figlia.

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