Cronaca
20.09.2025 - 08:15
La sorella di Antonietta è a casa, abita a pochi metri dal civico 24 di via Muzio Scevola. Le hanno ucciso la sorella. Piange e non riesce a trovare pace. Si guarda attorno. «Me l’ hanno uccisa come un animale», ripete. E’ nel tinello di casa, la televisione accesa su Rai 1, la diretta da Latina che parla dell’omicidio della sorella. «Ma come si fa? Ma come è possibile? - chiede - Antonietta era una persona buona, era una donna dolce che non ha mai fatto del male, una persona che non ha mai dato fastidio. Non si è mai sposata, è sempre stata una persona calma, viveva da sola», racconta con le lacrime che scendono sul viso.
Antonietta Rocco, 63 anni, da qualche tempo si muoveva a fatica, non era in grado di opporre resistenza, conduceva una vita semplice. Non aveva il telefono cellulare non era sui social.
«Ma come si fa a uccidere una persona così? - ripete - la sorella di Antonietta, come si fa a fare del male a una donna che non poteva reagire?»
Nel quartiere dove è stata uccisa la 63enne la gente è incredula. Un’ esplosione di violenza nei confronti di una persona che era ipovedente e non poteva muoversi autonomamente, lascia tutti impietriti.
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