La Polizia ha sequestrato diversi indumenti alla donna accusata di aver ucciso Antonietta Rocco. Le indagini della Squadra Mobile proseguono per trovare l’arma del delitto: un grosso coltello
Emergono nuovi sviluppi nella ricostruzione di quello che è successo dopo l’omicidio di Antonietta Rocco, la donna di 63 anni di Latina, uccisa nella sua abitazione di via Muzio Scevola a Campo Boario. Secondo quanto raccolto dagli investigatori la presunta responsabile dell’omicidio, l’ex badante della vittima, Sabrina Dal Col, dopo aver ucciso la 63enne sarebbe andata nella sala bingo di via Don Morosini a Latina dove sarebbe stata vista da alcune persone.
E’ un risvolto di quello che è avvenuto a quanto pare dopo i fatti e su cui sono in corso altri accertamenti. L’omicidio risale a giovedì sera secondo la ricostruzione degli inquirenti. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Latina e coordinate dal pubblico ministero Martina Taglione proseguono su più direzioni per trovare l’arma del delitto: un grosso coltello che ha provocato una profonda ferita all’altezza del collo ad Antonietta Rocco.
La donna nei giorni scorsi è comparsa davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario per l’interrogatorio di convalida, difesa dagli avvocati Alessandro Farau e Maurizio Maricca si è avvalsa della facoltà di non rispondere e al termine dell’interrogatorio il giudice ha convalidato l’arresto e ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Oltre alla lavatrice alla donna la Polizia ha sequestrato anche alcuni indumenti. Gli investigatori hanno trovato alcuni oggetti, tra cui un ciondolo della vittima, che sarebbe stato portato via subito dopo l’omicidio. Sono oggetti che come era emerso nell’immediatezza dei fatti, erano di proprietà della vittima. Sono ancora in corso anche una serie di verifiche sulla ferita alla mano della Dal Col e non sono esclusi altri accertamenti di natura tecnica da parte degli investigatori.
Il reato contestato è omicidio volontario aggravato dalla minorata difesa, la vittima era ipovedente e aveva anche difficoltà motorie. «Un omicidio crudele», lo aveva definito il Procuratore Luigia Spinelli. Il movente è da ricercare nel rapporto di lavoro finito tra l’indagata e la Rocco, la Dal Col sarebbe stata licenziata e sostituita con un’altra badante. Dai primi riscontri la vittima sarebbe stata colpita con diversi colpi violenti come confermato dagli inquirenti. La scoperta del cadavere venerdì mattina.