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Giudiziaria

Uccise il padre nel sonno, al processo citati 20 testimoni

Aperto il dibattimento che vede imputata Aurelia Porcelli. I fatti un anno fa

Uccise il padre nel sonno, al processo citati 20 testimoni

È iniziato ieri mattina in Tribunale a Latina il processo nei confronti di Aurelia Porcelli la donna di 39 anni del capoluogo che un anno fa uccise nel sonno il padre a coltellate. La vittima Guido Porcelli, 67 anni, era deceduta in ospedale a causa delle gravissime ferite riportate all’addome. L’accusa per la donna è quella di omicidio volontario aggravato dal vincolo parentale. Da un anno è detenuta nel carcere di Rebibbia, ieri in occasione della prima udienza era presente in aula accanto ai suoi avvocati Gaetano Marino e Daniele Giordano.

Saranno venti i testimoni ascoltati nel corso del processo davanti ai giudici della Corte d’Assise presieduta dal giudice Gian Luca Soana, a latere Eugenia Sinigallia e dalla giuria popolare. Il pubblico ministero Martina Taglione ha chiesto l’acquisizione delle consulenze mediche e dell’esame autoptico. La difesa in aula ha sostenuto che l’imputata era stata condannata per maltrattamenti e alla pena di un anno ed era stata riconosciuta la seminfermità. Il processo riprende il 4 novembre quando saranno ascoltati i testimoni ed entrerà definitivamente nel vivo.

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