Il caso
17.11.2025 - 13:30
Il mancato saldo della produttività relativa all’anno 2024 da parte della Asl Latina: questa la causa che ha indotto, all’inizio della scorsa settimana, la RSU aziendale (Rappresentanza Sindacale Unitaria), la Cisl Fp e il Nursind (sindacato infermieri) a dichiarare lo stato di agitazione dei dipendenti dell’azienda sanitaria pontina (amministrativi tutti gli operatori sanitari).
La dichiarazione dello stato di agitazione, è stata inviata oltre che alla direzione aziendale, anche al Prefetto e alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della Legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
La risposta c’è stata, direttamente dal direttore generale della Asl: Sabrina Cenciarelli ha convocato i sindacati per un tavolo di confronto, l’appuntamento è per oggi pomeriggio. Alla base dell’incontro, come detto, il mancato saldo della produttività relativa all’anno 2024.
Il saldo produttività non è altro che una performance (nelle aziende private si chiama premio produzione) che doveva essere erogata ai dipendenti entro marzo. Poi in seguito ad un incontro tra vertici aziendali e OOSS (Organizzazioni Sindacali e Operatori Socio Sanitari) era stato fissato un nuovo termine, anche questo scaduto da qualche giorno.
Di conseguenza la decisione è stata di muoversi diversamente, con la dichiarazione dello stato di agitazione dei dipendenti dell’azienda sanitaria pontina (amministrativi tutti gli operatori sanitari).
Oltre al mancato saldo della produttività 2024, nella missiva inviata dalla RSU aziendale (Rappresentanza Sindacale Unitaria), la Cisl Fp e il Nursind (sindacato infermieri) vengono evidenziate altre problematiche: «Grave ritardo nell’espletamento delle procedure di incarichi di organizzazione e funzione (svincolati con i fondi contrattuali 2023), nella fattispecie incompleta evasione della deliberazione degli incarichi sanitari. Mancata dotazione di spazio per agibilità sindacale permanente e bacheca. Recupero ore da festività infrasettimanali (lo stato dei conteggi, risulta, bloccato a Dicembre 2023). Espletamento procedura progressioni verticali (bando uscito a gennaio 2024). Bando di mobilità (Nonostante l’approvazione del regolamento, il bando non è mai stato emanato, compromettendo la corretta distribuzione delle risorse e il benessere organizzativo). Graduatorie C.O.T. (oltre un anno dalla conclusione delle procedure concorsuali, non risultano ancora pubblicate, con evidenti ricadute sulla gestione dell’assistenza). Indennità art.68 CCNL 2022 /2024 (alla luce della recente riorganizzazione dei reparti, si ritiene necessaria una ricognizione puntuale per garantire la corretta applicazione e l’erogazione dell’indennità spettante). Rendicontazione straordinario relativa al 2024 e 2025 divisa per strutture, unità operative e profilo professionale. Mancata risposta e convocazione sul piano di ricollocazione logistico del personale delle professioni sanitarie».
Se ne parlerà oggi pomeriggio, azienda sanitaria e organizzazione sindacali riunite intorno ad un tavolo con il preciso obiettivo di trovare un punto di incontro e scongiurare lo sciopero.
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