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Porto di Foceverde, la partita si riapre: domani il voto del Consiglio

Convocata l'assise per discutere uno dei temi più identitari e dibattuti della città

Porto di Foceverde, la partita si riapre: domani il voto del Consiglio

Torna domani in Consiglio comunale uno dei temi più identitari e dibattuti della città: il Porto di Foceverde. Un progetto che affonda le sue radici nei primi anni Duemila, già al centro della visione dell’allora sindaco Zaccheo, e che oggi si ripresenta come una possibile leva di sviluppo turistico ed economico per l’intero litorale pontino. A riaccendere il confronto è la mozione presentata dal capogruppo della lista Celentano, Alessandro Porzi – primo firmatario – insieme ai consiglieri Giuseppe Coluzzi e Renzo Scalco. Sarà proprio questa mozione a delineare quale indirizzo vorrà assumere la maggioranza su un’infrastruttura attesa da oltre vent’anni. La proposta – indirizzata al presidente del Consiglio comunale, Raimondo Tiero – chiede che il Comune di Latina si attivi presso la Regione Lazio per inserire Foceverde nel Piano dei Porti di Interesse Economico Regionale, attualmente in fase di completamento dopo l’adozione della deliberazione consiliare n. 19 del 28 novembre 2023. Il nuovo Piano, che punta soprattutto sulla portualità dedicata alla nautica da diporto, prevede approdi compresi tra 300 e 500 posti barca, nel rispetto delle caratteristiche ambientali e paesaggistiche delle coste. I siti già individuati comprendono Montalto di Castro, Tarquinia, Ladispoli, Latina (Rio Martino), Terracina, Formia e Ponza.


Perché Foceverde? Le motivazioni

Nel testo della mozione si ricordano alcuni passaggi fondamentali: 2007: Regione Lazio e Comune di Latina sottoscrivono un protocollo d’intesa che individua Foceverde tra le opere strategiche di riqualificazione del litorale. 2016: lo stesso sito viene inserito nel precedente Piano dei Porti regionali.

Il territorio di Foceverde, oggi fortemente degradato ma privo di particolari vincoli naturalistici, viene ritenuto idoneo a un intervento di riqualificazione tramite un porto “a terra”, realizzabile sfruttando un canale artificiale come ingresso, in coerenza con il rapporto tecnico del Piano dei Porti. Secondo la mozione, un approdo in quell’area potrebbe favorire lo sviluppo turistico, commerciale e marittimo; integrarsi senza alterare in modo significativo la duna quaternaria; migliorare la sicurezza della navigazione, trovandosi a meno di 25 miglia da altri porti; essere realizzato con tempi brevi e costi sostenibili; rispondere a una richiesta che arriva da anni da associazioni e comunità locali. È importante sottolineare che Foceverde non esclude Rio Martino: si tratta di due proposte complementari, entrambe valide e sostenibili per il territorio. Un sistema portuale integrato, capace di valorizzare le differenti funzioni e caratteristiche di ciascun approdo, può rafforzare l'offerta complessiva e rispondere alla crescente domanda di oltre 2500 posti barca in questo territorio.


La prospettiva politica: una scelta che vale il futuro del litorale


In Regione è già in corso un percorso di concertazione istituzionale per valutare la fattibilità dell’ampliamento del Piano dei Porti, includendo anche Foceverde. Il Consiglio comunale, con l’approvazione della mozione, potrebbe imprimere un’accelerazione decisiva. Il testo impegna ufficialmente Sindaco e Giunta a chiedere alla Regione l’inserimento del nuovo porto nella pianificazione strategica, riaffermando così la volontà politica della città di riaprire un dossier mai realmente archiviato.

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