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Il fatto

Latina disegna il futuro tra cantieri e polemiche

Approvato l’aggiornamento al Dup 2026-2028, investimenti e Fondazione dividono il Consiglio comunale

Celentano chiede il rispetto del patto di coalizione

Il sindaco di Latina, Matilde Celentano

Dalla riorganizzazione della macchina comunale ai grandi cantieri per la città del futuro. Il Consiglio comunale di Latina ha acceso i riflettori sulla programmazione dei prossimi tre anni, discutendo l’aggiornamento del Documento unico di programmazione 2026-2028, l’atto che traccia la rotta delle scelte politiche e degli investimenti dell’amministrazione. Al centro del dibattito, illustrato dal direttore generale Agostino Marcheselli, opere pubbliche, servizi, valorizzazione del patrimonio comunale e oltre 58 milioni di euro di investimenti, con una forte concentrazione su infrastrutture, sport, scuole e riqualificazione urbana. La delibera è stata approvata a maggioranza con un dibattito a tratti dai toni polemici che ha investito diversi temi, compreso quella della Fondazione e della recentissima nomina di Vincenzo Zaccheo a presidente. L’aggiornamento del DUP riguarda soprattutto il contesto interno dell’ente: dalla riorganizzazione della macchina comunale alla situazione del personale, passando per il sistema informatico, la governance delle società partecipate e il quadro anticorruzione. Sono state inoltre riallineate le fonti di finanziamento dei progetti in corso e futuri.


Gli interventi più importanti


Tra gli interventi strategici confermati o rafforzati spiccano alcune opere considerate centrali per la città. I lavori antincendio alla biblioteca Manuzio dovrebbero concludersi nel corso del 2026, mentre è stato ribadito l’obiettivo di realizzare il Villaggio dello sport, con un nuovo palazzetto e una piscina. Importante anche la valorizzazione del parco Falcone e Borsellino, pensato come parco storico e identitario, con funzioni culturali, sociali e ambientali. Sul fronte della coesione sociale, l’amministrazione punta sulle case di quartiere, come l’ex tipografia di viale XVIII Dicembre, e sulla riqualificazione del verde pubblico, con una rete di aree verdi pensate come luoghi di incontro e socialità. Dal punto di vista organizzativo, è stata illustrata anche la programmazione del personale: le assunzioni dovranno rispettare i limiti di legge e tenere conto delle cessazioni, ma sono previste nuove procedure, in particolare per il reclutamento degli assistenti sociali, che dovrebbe concludersi entro il primo trimestre dell’anno. Definito anche il programma degli incarichi esterni, reso più snello dal punto di vista procedurale. Sul fronte del piano delle alienazioni e valorizzazioni, il Comune ha aggiornato l’elenco dei beni, puntando più sulla valorizzazione che sulla vendita. Tra gli immobili inseriti figurano le ex case dei custodi delle scuole materne, il Podere delle Vergini, l’ex Picozza, l’area del camping di via Capraia. Ampio spazio è stato dedicato al Piano triennale delle opere pubbliche, vero fulcro della discussione.


Il piano triennale da 58 milioni di euro


Il programma comprende 39 interventi complessivi, per un investimento totale di circa 58 milioni di euro: 33 milioni nel primo anno, 15,9 milioni nel secondo e il resto nel terzo. Solo nel primo anno sono previsti 29 interventi, di cui 17 finanziati con fondi europei Fesr. Le opere riguardano principalmente strade e infrastrutture, che rappresentano il 32% degli investimenti, seguite da impianti sportivi, strutture per lo spettacolo e il tempo libero (22%), edilizia scolastica (15%) e recupero di siti urbani e produttivi (11%). Tra gli interventi segnalati figurano la riqualificazione della Marina, con un investimento di 750 mila euro, e il completamento delle opere di protezione della costa. Rinviata invece la realizzazione del percorso ciclabile L1, per mancanza di copertura finanziaria. Il Piano, hanno spiegato i dirigenti, include nel primo anno solo le opere che hanno già coperture economiche certe e compatibilità urbanistiche e ambientali, con l’obiettivo di rendere la programmazione più concreta e realizzabile.
Il dibattito

Il dibattito in Consiglio ha messo in evidenza una netta distanza tra maggioranza e opposizione, soprattutto sul tema della concretezza degli obiettivi e del ruolo dell’aula nelle scelte strategiche. Duro l’intervento di Dario Bellini (LBC), che ha criticato il Dup definendolo uno strumento fatto più di annunci che di risultati da cui emerge «non una città che avanza, ma una amministrazione che rovina e sposta in avanti obiettivi non raggiunti». Secondo il consigliere, manca un vero bilancio degli obiettivi del 2024 e delle ragioni per cui molti non sono stati raggiunti, citando anche il mancato passo avanti sulla figura del disability manager e alcune criticità urbanistiche, come il caso di Villaggio Trieste. Sulla stessa linea Daniela Fiore del Gruppo Misto, che ha contestato l’impostazione dell’atto: più che un aggiornamento, a suo giudizio, il Dup sarebbe stato completato solo all’ultimo momento, con scarsa possibilità per il Consiglio di incidere realmente sulle scelte, già definite in Giunta.
Fondazione, il nervo scoperto
Il tema della Fondazione ha animato un ampio confronto. Nazzareno Ranaldi (Per Latina 2032) ha parlato di un vero e proprio “blitz” sulla nomina del presidente, vissuta come una rottura di un percorso condiviso che avrebbe dovuto coinvolgere l’intera città. «Questa scelta è un tradimento rispetto a un patto che doveva essere della città, Zaccheo ha rappresentato una parte politica della città, questo è un vulnus». Ranaldi ha chiesto di inserire nel Dup, un capitolo dedicato alla Fondazione e una visione di lungo periodo, chiedendo maggiore chiarezza anche sul piano delle risorse. A difesa della scelta è intervenuto Cesare Bruni (FdI), sottolineando il profilo e il curriculum del presidente Zaccheo, mentre Galardo ha ribadito che la regia politica della Fondazione deve restare saldamente in capo al Consiglio comunale e al sindaco. A chiudere il dibattito è stato il sindaco, che ha difeso la scelta di Zaccheo indicando come la persona più giusta per il ruolo perché ponte tra passato e futuro e ha rivendicato il valore del Dup come bussola dell’azione amministrativa, utile non solo per il bilancio ma per chiarire alla città dove si vuole andare. Nel suo intervento ha richiamato con forza gli assi strategici di Cultura, Sport, Turismo e Lavori pubblici. Sul fronte culturale, ha annunciato la piena riapertura della biblioteca Aldo Manuzio, la valorizzazione dell’ex Garage Ruspi come polo universitario, il progetto da 2,5 milioni di euro per il Palazzo della Cultura e l’imminente riapertura del Parco Falcone e Borsellino, ha ricordato gli investimenti su piscine, palazzetti, skate park, palestre e grandi eventi, fino all’arrivo della Fiamma Olimpica e Paralimpica a Latina. Per il turismo, ha indicato nella riscoperta dei luoghi storici e culturali – dal Museo della Terra Pontina al futuro Parco archeologico di Satricum – la chiave per attrarre visitatori. Infine, sui lavori pubblici, il sindaco ha evidenziato gli investimenti per la sicurezza delle scuole e la riqualificazione della Marina.

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