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Il caso

Rapina in via Nascosa, il giudice lascia in carcere il 46enne

L'uomo insieme ai complici aveva reagito ai Carabinieri che erano intervenuti

Rapina in via Nascosa, il giudice lascia in carcere il 46enne

Resta in carcere l’uomo di 46 anni di origine albanese accusato di essere entrato in una abitazione di via Nascosa alle porte di Latina. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Mara Mattioli ha convalidato l’arresto dell’indagato, un 46enne che viveva in provincia di Roma in base a quanto è emerso nella zona di Ardea e ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L’indagato è difeso d’ufficio dall’avvocato Omar Nardin. I reati contestati sono: rapina impropria e gli inquirenti hanno ipotizzato anche una serie di aggravanti: resistenza a pubblico ufficiale e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo davanti alle contestazioni del giudice si è avvalso della facoltà di non rispondere rimanendo in silenzio. Il 46enne era stato sorpreso dai Carabinieri della Compagnia di Latina in una villa e invece di scappare, sia lui che i complici avevano aggredito i militari con calci e pugni. Erano stati i Carabinieri di una pattuglia della Sezione Radiomobile a intervenire, nonostante la reazione violenta dei banditi, uno era stato arrestato e la refurtiva era stata restituita. I fatti contestati erano avvenuti domenica sera poco prima delle 20, quando il proprietario dell’abitazione, un uomo di 73 anni, aveva ricevuto l’alert sul telefono cellulare per la segnalazione di una intrusione in un'abitazione mentre era incustodita.

Quando i carabinieri si sono trovati faccia a faccia con i ladri questi ultimi si sono scagliati contro gli investigatori per aggredirli e per uno dei militari si è reso necessario anche l’intervento del personale medico a causa delle abrasioni e delle contusioni.
Immediato era stato l’intervento degli uomini dell’Arma. Ieri si è svolto l’interrogatorio di convalida davanti al magistrato e il giudice al termine dell’audizione e della camera di consiglio sulla scorta degli elementi raccolti nel corso delle indagini preliminari e al termine dell’audizione il giudice ha emesso il provvedimento.

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