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Il caso

Un altro duello sulla movida a Formia: residenti e commercianti, è scontro sulle regole

Nessun punto di incontro su orari e volume della musica. Il Tribunale amministrativo ha accolto le ragioni di chi vive nel quartiere di Mola, battaglie dal 2018

Un altro duello sulla movida a Formia: residenti e commercianti, è scontro sulle regole

Il rovescio della medaglia dei sorrisi e del lato solo festoso del Natale non è mancato quest’anno, per via del braccio di ferro che prosegue tra i residenti del quartiere di Mola, cuore della movida e i commercianti.

Le «tensioni» erano iniziate già con i divieti e la regolamentazione del traffico per il tradizionale «Christmas Aperitif». La pioggia battente della vigilia ha «solo» attutito le tensioni ma, in compenso, sono piovuti anche comunicati di entrambe le parti. I residenti, che si sono riuniti nelle associazioni «Io Amo Formia» e «Comitato Torre di Mola» ritengono che il quartiere nei giorni intensi della movida diventi invivibile; tensioni acuite dai divieti scattati alla vigilia di Natale.

«Per i residenti era impossibile percorrere, né sostare nella zona predetta – hanno scritto in una nota – e la giornata è trascorsa come in discoteca. Poco male, volendo tralasciare come gli avventori utilizzano gli angoli e le vie del quartiere».
Le associazioni ricordano che già dal 2008 sono cominciate raccolte di firme per la regolamentazione degli orari delle attività, delle occupazioni del suolo pubblico, delle musiche e dello smaltimento dei rifiuti, dell’eliminazione dei fumi e dei ratti. Come si sa, il Comune di Formia è stato condannato dal Tar di Latina a procedere alla regolamentazione.

L’ordinanza non è stata adempiuta e, come stabilito dal provvediment giudiziario, la Prefettura ha dovuto nominare un commissario ad acta per eseguire quanto ordinato all’ente, compito affidato al funzionario Vincenzo Petruccelli. Sulle eccezioni dei residenti hanno molto da ridire i commercianti. L’associazione Borgo di Mola considera «inaccettabile che si continui a gettare fango su un’intera comunità di lavoratori, accusando indiscriminatamente le attività del borgo e diffondendo falsa informazione che danneggia l’immagine, la reputazione e il lavoro di chi opera con serietà, sacrificio e nel pieno rispetto delle regole. Il Comune ha sempre riconosciuto la buona fede dell’Associazione, comprendendo come il Borgo di Mola sia composto da ragazzi e giovani imprenditori che cercano semplicemente di lavorare dignitosamente, senza scorciatoie, senza privilegi e senza violazioni».

Il duello non è finito, anzi è certo un secondo round in vista delle feste (e aperitivi) di fine anno.

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