Arrivano diciotto migranti a Sonnino, il sindaco dispone verifiche sullo stabile
06.01.2017 - 10:33
Dopo Roccasecca dei Volsci, il problema migranti sembra essersi spostato a Sonnino. E non certo per quel che concerne l'accoglienza, in quanto il centro collinare ausono - come ha sottolineato il sindaco Luciano De Angelis - è un paese che ha sempre avuto nell'accoglienza, nella solidarietà e nella generosità le sue caratteristiche fondamentali.
A parlarne, dapprima tra loro e poi ad alta voce, sono Gino Cesare Gasbarrone, già sindaco di Sonnino per due consiliature, e Luciano De Angelis, sindaco del centro collinare ausono oggi. Il 2016 si era chiuso con l'arrivo di quattordici migranti (dodici uomini e due donne) di nazionalità eritrea, che l'associazione che gestisce nel territorio la questione dei rifugiati aveva sistemato nell'ex asilo ed ex caserma dei carabinieri in via Roma. L'altro giorno ne sono arrivati altri quattro, anch'essi sistemati nella stessa struttura.
Il sindaco dichiara di essere stato informato telefonicamente dalla Prefettura di Latina verso le ore 12, mentre il relativo fax sarebbe arrivato verso le ore 15 di mercoledì, a uffici comunali già chiusi. In ogni caso mercoledì sera lo stesso sindaco e il comandante della stazione dei carabinieri, il maresciallo Borrelli, hanno effettuato un sopralluogo nella struttura. Ma - continua De Angelis - non avendo titolo per valutare le condizioni dell'immobile, giovedì mattina responsabili dell'ufficio Tecnico comunale e agenti della polizia locale sono stati inviati a verificare la situazione. E, stando alle dichiarazioni del sindaco, sarebbe emerso che la struttura di via Roma, di proprietà di un privato, non sarebbe idonea ad accogliere i migranti. Sembra, infatti, che l'impianto di riscaldamento non funzioni, non ci sia disponibilità di acqua calda e i bagni pare non siano collegati alla rete fognante.
Considerato, poi - è sempre il primo cittadino a parlare - che dalla Regione è arrivata l'allerta meteo che prevede un forte abbassamento delle temperature, occorre spostare i migranti in altro ambiente. Se ciò non dovesse accadere, il sindaco non esclude di emettere un'ordinanza di sgombero dell'ex caserma.
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