Restano sotto chiave i beni sequestrati nel corso dell'inchiesta sulla metro da parte degli investigatori del Comando Provinciale della Guardia di Finanza. Ieri mattina davanti al Collegio Penale di Latina si è svolta l'udienza, erano stati i difensori di Lorenzo Le Donne e di Giovanni Pascone ad impugnare la convalida del sequestro disposto dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal pubblico ministero Cristina Pigozzo. Il ricorso di Lorenzo Le Donne è stato invece dichiarato inammissibile, mentre quello di Pascone, difeso dall'avvocato Michele Saveriano, è stato discusso e al termine della camera di consiglio è stato rigettato. Le motivazioni ancora non si conoscono. Il collegio composto dai giudici Pierfrancesco de Angelis, Laura Morselli e Francesco Valentini ha sciolto la riserva nel pomeriggio dopo che il magistrato inquirente nel corso del suo intervento aveva chiesto la conferma del sequestro dei beni per un valore di circa 800mila euro, tra cui anche una casa all'Argentario intestata a Pascone.