Orologi di marca, gioielli e bigiotteria, ma anche suppellettili, apparecchi elettronici, posate d'argento e persino bottiglie di vino. Si nascondeva un piccolo tesoro di preziosi e oggetti personali tra le baracche spuntate, da qualche settimana, nel boschetto di eucalipti tra via dei Romani e via degli Elleni. A fare questa scoperta sono stati, nel primo pomeriggio di ieri, i poliziotti della Squadra Volante piombati nell'insediamento abusivo per un controllo mirato, concluso con il sequestro di tutta la merce di dubbia provenienza e la denuncia a piede libero di due cittadini bulgari di 43 e 21 anni trovati tra le casupole al momento del blitz. Non è ancora possibile stabilire con certezza se gli oggetti trovati ieri, all'interno delle baracche, siano provento di furto e per questo l'accusa formulata nei confronti degli stranieri, trovati all'interno della piccola favela, parla di "possesso ingiustificato di valori". Ma è forte il sospetto che siano il provetto di furti in abitazione, perché erano suddivisi in sacchetti che contenevano anche oggetti personali, fotografie e persino documenti di persone residenti in città.
Del resto non è un caso se i poliziotti si sono presentati nella baraccopoli. Nel corso dell'attività di controllo del territorio e prevenzione dei reati gli uomini delle Volanti avevano notato, da tempo, i movimenti sospetti dei cittadini bulgari che hanno improvvisato il loro alloggio di fortuna tra gli alberi di via dei Romani: sospettavano che, con la scusa di rovistare tra i cassonetti, girassero la città per rubare nelle abitazioni, ma finora non erano mai stati sorpresi in flagranza di reato.

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