Un presunto danno erariale cagionato dai mancati introiti dei canoni demaniali per l'occupazione abusiva delle zone delle spiagge.  È questo quanto contestato dalla Procura regionale della Corte dei Conti, che ha acceso i riflettori sulle aree contigue agli arenili ricompresi nei Comuni di Pomezia, Ardea e Anzio, ossia su gran parte del litorale a sud della Capitale.  Nello specifico, la magistratura contabile ha deciso di fare luce su quegli spazi che vengono occupati in maniera abusiva, cagionando dunque un danno alle casse pubbliche, visto che chi avvia una attività su suolo demaniale o "possiede" un bene deve ottenere una concessione o comunque essere autorizzato dagli enti competenti. Il procedimento, tra l'altro, vedrà una tappa fondamentale il prossimo 26 ottobre 2017: in quella data, infatti, è prevista l'udienza a Roma, nella sede della Corte dei Conti, al fine di discutere delle ipotesi formulate dalla Procura inquirente e capire se sussistono o meno le possibilità di un danno erariale, che secondo alcune indiscrezioni potrebbe anche essere consistente.

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