Nei giorni scorsi c'è stato un incontro organizzato dal comune di Aprilia e dal comune di Cisterna con gli agricoltori e tutte le rappresentanze del settore agricolo nel nostro territorio. L'Aspal Lazio è stata invitata in entrambe le occasioni e non ha mai fatto mancare la sua presenza con una delegazione del proprio consiglio direttivo. Gli incontri sono stati positivi, secondo il direttivo dell'Aspal, perché entrambe i comuni sopramenzionati, ivi compresi quelli di Latina e Velletri, presenti all'incontro, hanno dichiarato lo stato di calamità naturale inviando la documentazione necessaria in Regione. "La nostra associazione - si legge in una nota - ha già chiesto immediatamente un'audizione straordinaria in Commissione Agricoltura della Regione Lazio, esprimendo la massima urgenza di una convocazione a breve, visto l'enorme danno che si è creato sul nostro territorio, sia sul kiwi che sui vigneti e le colture orticole. Ci teniamo a ricordare che per il gelo avvenuto a gennaio 2017, hanno già ottenuto il riconoscimento della calamità naturale la regione Puglia, la Basilicata e il Molise, per aver subito gravi danni anch'essi sulle loro colture orticole e le piante arboree".
"Siamo contenti che i comuni del nostro territorio si siano mossi con tempestività – dichiara il Presidente Aspal Stefano Giammatteo -, però adesso anche loro, insieme a tutte le rappresentanze devono pressare con insistenza la Regione, affinché essa, insieme al Ministero delle Politiche Agricole, possa mettere a disposizione delle risorse urgenti per far fronte a questo evento calamitoso eccezionale, che ha finito di mettere in ginocchio una categoria già di per sé in una situazione di crisi persistente. Per questo motivo la nostra associazione, oltre a raccomandare a tutti gli agricoltori che hanno subito il danno, di presentare immediatamente i moduli compilati nei rispettivi comuni, dove risiede il terreno danneggiato dal gelo, farà di tutto per sensibilizzare la Regione Lazio, con la speranza che almeno di fronte a questi disastri ambientali, la politica italiana in generale, soprattutto a livello regionale, la smetta di fregarsene e trovi immediatamente delle risorse che possano far fronte a questa gravissima situazione. Altrimenti si rischia di dare il colpo di grazia, agli operatori di questo settore - conclude Giammatteo -, ormai sempre più abbandonati al loro destino, nonostante tutto l'agricoltura rappresenti da sempre il settore primario di tutta la catena agro-alimentare!"