Nelle scorse ore, a Pomezia, sono arrivati i primi risultati dei campionamenti dell'aria effettuati dall'Arpa Lazio nelle vicinanze dell'incendio di via Pontina Vecchia.

Nei pressi del deposito di rifiuti andato in fumo, le centraline hanno riportato un superamento delle concentrazioni medie di Pm10 (la materia particolata) rispetto al valore tollerabile, ossia di 50 ug/m3.

Il 5 maggio, giorno dello scoppio del rogo, il valore era di 130 ug/m3; il 6 maggio, invece, era di 73 ug/m3.

"Si evidenzia - spiegano dall'Arpa - che il dato relativo al giorno 5 maggio 2017 si riferisce a un campionamento effettuato a partire dalle ore 13,30 e terminato alle ore 24 e pertanto rappresenta una media della concentrazione del PM10 riferita a a 10 ore e mezza. Il campionamento del 6 maggio 2017 è invece, come previsto dalla normativa, riferito a una media sulle 24 ore. I valori rilevati sono superiori al limite giornaliero di 50 ug/m3 previsti per l'aria, ma comunque analoghi ai valori registrati nel centro urbano di Roma nei periodi invernali di maggiore criticità. Si ricorda che la normativa prevede che il limite giornaliero di 50 ug/m3 non può essere superato oltre 35 volte durante l'anno solare".

Per quanto riguarda altre sostanze pericolose, invece, c'è ancora da attendere. "I campioni raccolti sono stati inviati ai laboratori dell'Arpa Lazio per le successive determinazioni analitiche di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine, analisi che richiedono tempi tecnici incomprimibili, i cui risultati verranno comunicati non appena disponibili".