L'anno nero degli incidenti stradali con vittime in provincia di Latina è un anno lontano, il 2009 e da allora sono stati fatti notevoli passi in avanti su diversi fronti, dalla installazione di misurati di velocità ad un numero di controlli straordinario contro la guida sotto effetto di droghe e alcol.
Le vittime
I morti sulle strade pontine nel 2009 furono complessivamente 87 e da allora c'è stato un calo progressivo arrivato a 46 vittime nel 2016 che purtroppo sono ancora tantissime ma quel numero, a suo modo, rappresenta una svolta, siamo infatti quasi alla metà rispetto ad otto anni fa. C'era stata una diminuzione costante fino al 2014 (anno che fece registrare 53 vittime sulle strade pontine) e poi una brutta «ricaduta» nel 2015 con 63 morti in seguito ad incidenti. E probabilmente proprio quella impennata ha spinto verso una riflessione su come si poteva abbassare un brutto livello raggiunto in questa provincia.
Le contromisure
Nella relazione illustrata nel corso del Forum su formazione e sicurezza stradale, il Prefetto Pierluigi Faloni è tornato in più passaggi sulla strategia adottata dopo la diffusione di quel dato. «Abbiamo implementato il lavoro di squadra e condiviso la necessità, l'obbligo di potenziare al massimo i controlli sulle strade perché essi sono dei deterrenti, ma al tempo spesso abbiamo puntato sulla formazione, partendo dal gradino più basso, quello basilare, le scuole, i bambini, gli studenti per trasferire loro nozioni generali di legalità e dunque il rispetto delle regole del codice della strada. Abbiamo i primi risultati nei numeri ed è un aspetto che ci conforta e ci spinge ad andare avanti nella stessa direzione». Il rapporto sul numero degli incidenti gravi e con vittime ha consentito di stilare anche la graduatoria delle strade più pericolose in provincia: al primo posto, come prevedibile, c'è la Pontina, seguono nell'ordine l'Appia, la Flacca e la Monti Lepini, tutte strade regionali gestite dall'Agenzia speciale Astral.
Confronti
Un raffronto tra i dati del primo trimestre del 2017 e lo stesso periodo del 2016 indica che il numero dei morti sulle strade è sceso da 15 a 5, mentre l'analisi della tipologia di strade indica che le più pericolose sono le arterie provinciali (hanno fatto registrare 13 morti nel 2015 e altrettanti nel 2016), seguono quelle regionali (13 morti nel 2015 e 9 nel 2016); vanno male le comunali (10 morti nel 2015 e 5 nel 2016) ma anche qui si registra un decremento delle vittime in considerazione dei controlli potenziati da parte delle polizie municipali e con l'installazione di apparecchi di controllo della velocità. Le ripercussioni positive dei controlli offrono un quadro della tipologia di violazioni del codice: aumenta il numero di conducenti trovati in stato di ebbrezza (84 nel primo trimestre del 2016, 89 nei primi 3 mesi di quest'anno) o sotto effetto di droghe (nello stesso periodo sono stati registrati in 20 nel 2016 e 35 nel 2017); anche sull'eccesso di velocità si è passati da 2 casi a 5 sempre nei primi tre mesi dell'anno.