Nelle due lunghe lettere di sette pagine che si chiudono con una minaccia, indirizzate a due magistrati Giuseppe Miliano e Mara Mattioli, i riferimenti all'inchiesta Olimpia sono diversi ma ci sono anche altri particolari a partire da un episodio che risale ad alcuni anni fa, relativo alla denuncia presentata dal pm Miliano nei confronti di un collega. Un risvolto molto vecchio ma che non sembra essere di poco conto. Ma c'è anche altro e c'è una specie di rivisitazione in versetti dell'indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo che aveva portato lo scorso novembre ad una serie di arresti poi annullati dal Riesame che aveva annullato il vincolo associativo rimettendo tutti in libertà. Nelle sette pagine scritte al computer, il tono della ricostruzione sembra a quanto pare romanzato e denigratorio nei confronti dei due magistrati e nell'ultima pagina riserva una chiara minaccia di morte indirizzata al pubblico ministero e al giudice che aveva firmato le ordinanze di custodia cautelare eseguite lo scorso 16 novembre con il Riesame che due settimane dopo e poi a seguire nel corso delle altre udienze aveva scompaginato l'inchiesta.

Interviene anche la Camera Penale Giorgio Zeppieri di Latina sulle minacce rivolte al pm Giuseppe Miliano e al gip Mara Mattioli a cui sono state recapitate delle lettere intimidatorie. "Dobbiamo rilevare, purtroppo ancora una volta rilevare come tali ignobili tentativi di intimidazione nei confronti dei magistrati siano il frutto di un progressivo degrado culturale e sociale che determina scomposte manifestazioni di intolleranza nei confronti dell'esercizio della giurisdizione e complessivamente nei confronti delle istituzioni - si legge nella nota inviata dal Presidente della Camera Penale Leone Zeppieri e dal segretario Maurizio Forte - questi episodi creano sicuramente turbamento nelle persone cui sono rivolti ma anche in tutti coloro che, pur secondo le diverse prospettive, svolgono con serietà, correttezza e diligenza la propria funzione nell'ambito del processo penale, determinando un clima di tensione e di disagio. Nell'esprimere con forza la nostra sentita ed autentica solidarietà ai due magistrati, ribadiamo il nostro assoluto rispetto per la loro funzione ed il loro lavoro". Le indagini per risalire all'autore o agli autori anche se non è facile, sono affidate ai carabinieri del Comando Provinciale di Latina.