Nel primo pomeriggio del due giugno 2017, a Nettuno, sembrava di essere in una domenica di agosto: caldo torrido e spiagge invase dai cittadini, pronti a tuffarsi in mare.
Purtroppo, però, il mancato rispetto delle regole è tornato a farla da padrone, col rischio che qualcuno possa rimetterci anche in termini di salute: decine e decine di persone, infatti, hanno piantato il proprio ombrellone, aperto la propria sdraio e steso il proprio asciugamano nel bel mezzo dell'arenile interdetto dal Comune per la presenza di un forte inquinamento sulla sabbia e in mare. Stiamo parlando dell'area retrostante il Santuario di Nostra Signora delle Grazie e Santa Maria Goretti, attigua al lungomare Padre Mauro Liberati: vista la presenza di sostanze pericolose ritrovate nei mesi scorsi sulla sabbia, il Comune aveva affisso dei cartelli e installato delle recinzioni, oltre a diramare un'ordinanza per vietare l'accesso alla spiaggia e la balneazione. Divieti, questi, che non sono stati revocati: purtroppo, però, i cartelli sono spariti e le recinzioni sono state divelte quasi dappertutto. Il risultato: le persone, in barba alle prescrizioni, frequentano l'arenile. Intorno all'ora di pranzo del giorno in cui è stata festeggiata la Repubblica, come documenta la foto, c'era gente che prendeva il sole ma erano presenti anche bambini piccoli che correvano sulla sabbia o ci giocavano.
I rischi, visto l'inquinamento, non mancano: purtroppo, però, sembrerebbero latitare anche i controlli per garantire la salute della popolazione e il rispetto delle regole.