Sono stati interrogati oggi per rogatoria dal giudice per le indagini preliminari Laura Matilde Campoli, i due indagati, entrambi residenti a Latina e che hanno ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari nell'inchiesta Araba Fenice, condotta dalla Procura di Lodi che aveva portato ad una serie di arresti tra cui il commercialista pontino Claudio Proietti, accusati a vario titolo di associazione a delinquere, truffa ed evasione fiscale. Lino Sarallo ha scelto la strada del silenzio e si è avvalso della facoltà di non rispondere mentre Fabio Galante, anche lui residente nel capoluogo ha deciso di rispondere alle domande del magistrato che poi ha inviato gli atti alla Procura di Lodi competente per territorio. L'inchiesta è nata dal controllo di un'azienda milanese che operava per raggiungere la leadership internazionale nell'information technology.