Dopo mesi di tregua è tornata allo scoperto la banda dei bancomat per un colpo studiato nei particolari che l'efficacia dei controlli messi in campo dai poliziotti della Squadra Volante ha mandato in fumo. Intercettati dagli agenti del vice questore Manuela Iaione, nei campi alle porte di Borgo Podgora dopo avere smurato lo sportello automatico della filiale Bper, i ladri sono stati costretti a scappare a piedi lasciando i mezzi usati per il colpo e la cassaforte piena di soldi.
Il piano degli scassinatori è scattato intorno alle due dopo il furto di un trattore, da un'azienda situata poco lontano in territorio di Cisterna, utilizzato prima come ariete per abbattere il bancomat, poi per trascinarlo tra i campi. Il trambusto ha svegliato numerosi residenti, tra i quali uno che ha assistito alla scena e ha riferito alle forze dell'ordine di avere visto in azione una decina di ladri tutti vestiti di nero e incappucciati. Alcuni sono saltati a bordo di un'auto piccola, forse un'utilitaria, che è schizzata via verso Cisterna, mentre gli altri hanno imboccato i campi retrostanti a bordo del trattore stesso e di un pick-up, un veicolo cassonato rubato due giorni prima a Priverno che doveva servire per portare via la cassaforte una volta liberata dall'involucro del bancomat. Volevano nascondersi con il bottino in attesa che si calmassero le acque prima di caricare la cassaforte sul mezzo cassonato e fuggire, ma i poliziotti hanno previsto la loro mossa.
Grazie proprio alle segnalazioni dei cittadini al 113, le pattuglie coordinate dal sostituto commissario Giovanni Scifoni sono intervenute tempestivamente e hanno cinturato la campagna tra via Santa Croce e via Podgora alle spalle della banca dove i soliti ignoti erano stati visti sparire nel buio. Alla vista delle "pantere" i ladri hanno mollato tutto e sono saltati a bordo del pick-up, un 4x4 che ha permesso loro di guadagnare il vantaggio sufficiente ad allontanarsi, lasciare anche quel veicolo e dileguarsi a piedi approfittando dell'oscurità.
Mentre gli specialisti della scientifica analizzavano luoghi e mezzi, gli agenti hanno sequestrato i resti del bancomat per le pratiche che permetteranno la riconsegna del denaro. Le indagini ruotano attorno ai filmati delle telecamere perché i ladri entrati in azione, nonostante il fallimento della loro impresa, erano veri e propri professionisti che non hanno lasciato tracce.