Si sono presentati a piedi alle colonnine del distributore Tamoil di viale Bruxelles, con il volto coperto dai passamontagna e la pistola in pugno per farsi consegnare l'incasso del pomeriggio prima di sparire tra i palazzi popolari della zona nella stessa maniera in cui erano arrivati. Due banditi sono entrati in azione nella prima serata di ieri: si tratta della decima rapina registrata in città nel giro di quaranta giorni. Il piano della coppia di malviventi, piuttosto giovani stando alle descrizioni fornite dai testimoni, è scattato alle 19:30 quando sono arrivati da viale Kennedy con passo frettoloso. Entrambi indossavano un passamontagna scuro, mentre uno dei due impugnava l'arma. Nel piazzale c'era un dipendente del distributore, l'addetto al rifornimento che si è visto puntare la pistola al volto: quando gli hanno chiesto i soldi non ha esitato a rispondere che non ne aveva. A quel punto l'attenzione dei banditi si è spostata al box che funge da ufficio, dove si trovava il gestore dell'impianto. Verso di lui è andato il rapinatore armato.
Sotto la minaccia di quella che sembrava una semiautomatica autentica, il benzinaio non ha potuto fare altro che tirare fuori i contanti, circa quattrocento euro, e consegnarli al rapinatore che si è affrettato a scappare con il complice nella stessa direzione da dove erano arrivati. Vale a dire viale Kennedy, verso il cimitero.
All'arrivo delle pattuglie di Squadra Volante e Mobile la coppia era già svanita: gli investigatori non escludono che si tratti che avevano lasciato un mezzo a debita distanza, oppure che potessero contare sulla copertura di qualcuno in quella zona e siano riusciti a nascondersi.
Nelle prossime ore i detective della Questura passeranno al setaccio i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza in cerca di spunti utili alle indagini. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi e stanno comparando il colpo di ieri con i precedenti: gli ultimi otto colpi sono stati messi a segno tutti di notte da un bandito solitario. E solo era anche il rapinatore che si era presentato all'ufficio postale del Q5.