Sono due gli indagati per omicidio stradale, entrambi gli automobilisti coinvolti nell'incidente costato la vita a Gina Turriziani Colonna, ventisettenne di Frosinone. I primi accertamenti della Polizia Locale hanno fatto emergere infatti un concorso di responsabilità: la Mito Alfa Romeo sulla quale viaggiava la vittima procedeva a velocità sostenuta, mentre la Fiat 500L non si è fermata allo stop. Ricostruzione che non trova riscontro però nelle dichiarazioni del giovane che sedeva al volante della monovolume. Per questo ieri il sostituto procuratore Miliano ha nominato un consulente tecnico incaricato di ricostruire la dinamica.

Già oggi, il pm Giuseppe Miliano affiderà l'incarico per eseguire o un esame esterno sul corpo oppure l'autopsia. In un secondo momento la salma che si trova all'obitorio del Santa Maria Goretti di Latina sarà dissequestrata e sarà messa a disposizione dei familiari. La famiglia Turriziani Colonna, molto conosciuta a Frosinone, è rapresentata dall'avvocato Nicola Ottaviani. Gina che era una ragazza molto apprezzata per il suo carattere gioviale e determinato, lascia il papà un dipendente Cotral, la mamma e una sorella più grande di lei di due anni. La ragazza da diversi anni era fidanzata con Danilo, C., queste le sue iniziali, 31 anni di Ceccano e domenica dopo alcune ore trascorse al mare a Foceverde, avevano deciso di andare a pranzo sul litorale pontino, poi all'incrocio maledetto il terribile impatto e per la ragazza nonostante ogni tentativo di strapparla alla morte non c'è stato niente da fare.