Un pugno sferrato al volto di un ragazzo durante un parapiglia a una festa organizzata in un locale concesso dal Comune di Lenola. Per questo un buttafuori di Fondi è stato chiamato a rispondere dell'accusa di lesioni personali aggravate ed è stato condannato a tre anni di reclusione. Ora la parte offesa è pronta a trascinare in tribunale il Comune di Lenola per il risarcimento dei danni.
Andiamo però con ordine. È il 23 dicembre del 2012 quanto avvengono i fatti. Il Comune di Lenola autorizza una festa per ragazzi in un suo locale. Ad un certo punto scoppia una lite e un giovane del 1982 viene colpito con un pugno da un fondano 47enne. I traumi riportati dal ragazzo - parte offesa nel procedimento penale e assistito dall'avvocato del foro di Latina Atena Agresti - sono gravi. Un ematoma e una frattura dell'osso frontale che determinano la sua «incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un periodo di tempo superiore a 40 giorni». Un ricovero in ospedale, dunque, piuttosto lungo.
Il buttafuori viene invece portato in tribunale con l'accusa, dicevamo, di lesioni aggravate. Nella giornata di martedì arriva dal giudice monocratico del Tribunale di Latina la condanna a tre anni di reclusione. La sentenza sarà depositata entro il 2 ottobre di quest'anno e molto probabilmente la difesa dell'imputato presenterà ricorso in Appello.
La parte civile invece è pronta a portare in tribunale anche il Comune di Lenola per chiedere il risarcimento dei danni subiti. Questo sostenendo dunque che vi sia una responsabilità del Comune che ha autorizzato cinque anni fa la manifestazione all'interno del locale di sua proprietà. A decidere saranno i giudici.