Un'ordinanza di demolizione finita nel dimenticatoio, delle sentenze del Tar non ottemperate. Questa la situazione che ha portato un privato a trascinare nuovamente il Comune di Fondi in tribunale per ottenere la nomina di un commissario ad acta. E ora i documenti, come disposto dai giudici amministrativi, saranno inviati anche alla Corte dei Conti.
Il provvedimento del Tar di Latina è stato depositato il 4 luglio, con i giudici chiamati a sentenziare sul ricorso promosso nel 2016 da un privato nei confronti del Comune e di un altro fondano. La richiesta rivolta al Tar era quella di annullare il «silenzio-rifiuto» su un'istanza dell'8 luglio 2015 relativa alla demolizione di un manufatto abusivo realizzato dal contro-interessato.
Un caso sul quale i giudici si erano già espressi nel 2016, ordinando all'ente di «adottare le misure occorrenti all'esecuzione dell'ordine di demolizione del 7 settembre 2012». Il Comune - lamenta il ricorrente nel ricorso - «è rimasto completamente inerte» nonostante un sollecito a mezzo di apposita diffida. Per i giudici del Tar l'istanza del privato è degna di accoglimento. Pertanto è stato nominato un commissario ad acta che sarà poi individuato dal prefetto di Latina. Il compenso spettante al commissario sarà a carico del Comune di Fondi. «Tenuto conto dei profili di danno erariale potenzialmente connessi alla vicenda in esame - scrivono i giudici - il Collegio manda alla segreteria ai fini della trasmissione della sentenza 750 del 2016 e del presente provvedimento alla Procura regionale della Corte dei Conti per gli accertamenti di competenza».