La stagione estiva, con le temperature alte di questi giorni, è stata contrassegnata da diversi incendi, nei boschi e nelle campagne, di molti paesi del comprensorio collinare lepino ed ausono: da Sezze a Priverno, da Sermoneta a Roccagorga, da Roccasecca dei Volsci a Sonnino e Maenza. Anche se non si hanno certezze, in molti casi non sembrerebbe da escludere la mano dell'uomo: imprudenza di qualche contadino impegnato nella pulizia del proprio terreno o piromane di turno. Non è davvero un bel vedere l'arco collinare che circonda la Valle dell'Amaseno. In molti casi, l'impegno degli uomini a terra, carabinieri forestali, vigili del fuoco e volontari della protezione civile non è stato sufficiente, tanto che si è dovuto richiedere l'intervento di mezzi aerei: canadair ed elicotteri. L'ultimo incendio si è registrato nella serata di sabato nella campagna di Maenza, in località Farneto. Probabilmente, questa volta nessuna delle ipotesi prospettate potrebbe essere attinente. Forse si è trattato di un imprudenza di qualcuno, che potrebbe aver gettato un mozzicone di sigaretta dal finestrino di una macchina in corsa che, cadendo sull'erba secca del ciglio stradale, ben presto ha sviluppato un incendio che, dalla strada, si è propagato verso l'interno di un terreno coltivato ad uliveto. In ogni caso, è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco, considerato che le fiamme, dopo aver considerevolmente danneggiato una sessantina di alberi di ulivo, si dirigevano in prossimità di una casa, fortunatamente, al momento, disabitata. In un paio d'ore di lavoro i pompieri hanno avuto ragione delle fiamme e messo in sicurezza l'abitazione. Però, il sindaco di Maenza, Claudio Sperduti, ha voluto rivolgere un pubblico elogio ad un cittadino, Omero Realacci che, utilizzando la linea idrica predisposta per innaffiare le sue coltivazioni, ha evitato danni maggiori.