Il cimitero di Priverno ha vissuto, negli ultimi mesi, situazioni di preoccupante degrado, tanto che, in diverse circostanze, molti cittadini hanno avanzato proteste direttamente in Comune o sulle pagine Facebook di alcuni amministratori. Prima che il servizio fosse riaffidato alla cooperativa sociale Agape, molte lamentele riguardavano bidoni della spazzatura stracolmi, tubi dell'acqua rotti e perdite nei rubinetti delle fontanelle, erba alta e quant'altro. Lo stesso sindaco, Anna Maria Bilancia, aveva chiarito il perché di quella situazione, legata all'operazione Tiberio. Poi con il ritorno dei lavoratori di Agape, le cose sono andate migliorando, fino a tornare alla normalità. Ma, ben presto, si è aggravato il problema della carenza di loculi, tanto che il Comune ha dovuto procedere alla requisizione di posti in concessione a Confraternite, ma anche a privati. Anzi, più di qualche proprietario di concessione ha avuto la sgradita sorpresa di trovare il proprio loculo occupato senza che nessuno lo avesse avvisato. Ora anche questo problema è in via di soluzione con la realizzazione di 120 nuovi loculi, in aggiunta ai 40 provvisori acquistati alcuni mesi fa. Ma i problemi del cimitero cittadino non sono risolti con tutti questi interventi. Infatti, vengono segnalati a più riprese vecchie cappelle o edifici in condizioni di fatiscenza. Le immagine fotografiche che sono state postate sulla rete che ritraggono piccoli o grandi strutture a rischio, sono, in verità, facilmente verificabili. Sembra che già in passato queste situazioni siano state segnalate ai competenti uffici da parte di chi si trovava a operare all'interno del cimitero. Ma nulla, purtroppo, è stato fatto. Le ultime foto che ci sono state inviate riguardano una vecchia cappella, praticamente al centro del vecchio cimitero, il cui tetto è in evidenti precarie condizioni, mentre la seconda riguarda una struttura adiacente alla Chiesa, che volge su quelli che ancora oggi sono posti provvisori. Anche in questo caso, la fatiscenza della struttura è evidente, soprattutto nella parte terminale dell'edificio e nel tetto. E non è da escludere che, in caso di qualche violento temporale estivo, possa verificarsi anche qualche crollo. Giriamo a chi di dovere queste segnalazioni, anche perché attualmente il competente dipartimento è tornato, ancorché parzialmente, nella sua efficienza operativa, a livello di personale.