Sarà l'ingegner Stefano Giovenali, dipendente di Roma Servizi per la mobilità srl, il consulente di parte che cercherà di salvare il Comune di Latina dalla ingentissima richiesta di risarcimento avanzata da MetroLatina davanti al Tribunale delle Imprese. La società vuole 30 milioni di euro per la mancata esecuzione dell'opera, che sarebbe da addebitare all'ente. L'azione legale è stata avviata a dicembre del 2014, ma un'inchiesta della Procura indica che la metro in città non si è potuta realizzare perché non c'erano i soldi, non ci sono mai stati e il Comune mentì quando affermò che c'erano il finanziamento pubblico e il contributo della Regione per il Tpl. Per questa giostra di bugie un gruppo di dirigenti dell'ente, responsabili del Cotral, della stessa MetroLatina e alcuni tecnici debbono rispondere di truffa, ma l'indagine sulle responsabilità penali, che a febbraio ha portato alla notifica di misure cautelari reali, non incide sul contenzioso civile. Ed è nel procedimento civile che il Comune deve dimostrare di non dovere nulla, al fine di limitare il danno.