Si registrano movimenti nei piani alti dell'azienda sanitaria. Dopo che nei giorni scorsi erano circolate voci su presunte dimissioni del dottor Luciano Cifaldi (direttore sanitario), puntualmente smentite, arrivano invece conferme sulla partenza del direttore della Uoc Bilancio Mario Falcone. Si tratta di un pezzo da novanta della Asl, punto di riferimento nel settore economico-finanziario dei manager Battigaglia, Petti, Coiro, Sponzilli, Caporossi e Casati. In una nota interna l'Asl ha fatto intendere di voler procedere ad un avviso pubblico per la scelta del nuovo dirigente. Avviso al quale in linea teorica potrebbe partecipare lo stesso Falcone. Più difficile che ciò avvenga, anche in virtù di un contenzioso aperto fra l'azienda e lo stesso responsabile del Bilancio. Il dirigente ancora in carica, ma con il contratto in scadenza il 31 agosto, ha presentato ricorso al giudice del lavoro contro l'assegnazione di ulteriori incarichi da parte della precedente gestione Asl.
Con il precedente atto aziendale predisposto dall'ex manager Michele Caporossi, era stato modificato l'incarico di Falcone, il cui contratto venne siglato nel 2012 con scadenza prevista per il 31 agosto 2017. Falcone infatti oltre alla direzione della Uoc Bilancio si è visto attribuito il coordinamento della Uoc adempimenti tributari e contenzioso contabile e della Uoc Acquisti, salvo poi vedersi sostituita quest'ultima incombenza con la Uoc Accreditamento. Il tutto è avvenuto senza il rispetto del contratto sottoscritto con l'azienda e senza soprattutto un aumento dello stipendio. In sostanza Falcone ha lamentato un sovraccarico di lavoro neppure retribuito. I suoi legali (Luciano Falcone, Carlo Bassoli e Francesco Alessandrini) hanno depositato il ricorso e la prossima udienza è fissata per ottobre. Nel mirino del dirigente sono finiti oltre all'ex direttore generale, anche l'ex direttore amministrativo Vania Rado. In un primo momento la richiesta di Falcone era stata quella del ripristino del contratto, ma ora in pratica punterà sul semplice risarcimento dei danni. Peraltro proprio per lo stress provocato dal carico di lavoro, Falcone ha comunque già presentato il conto per il danno biologico, con relativa istanza inserita nel ricorso. In pratica richiederebbe 200 euro per ogni giorno trascorso in una situazione lavorativa disagiata. In caso di accoglimento del ricorso si potrebbe ipotizzare anche il presunto indebito arricchimento dell'Asl. Con il rischio concreto di una futura segnalazione presso la Corte dei Conti per un possibile danno all'erario.
Asl, il dirigente della Uoc è stressato e l'Azienda non rinnova il contratto di lavoro
Latina - Il professionista ha fatto causa ai datori dopo essersi visto attribuire altri incarichi senza adeguamento dello stipendio