Domani il Consiglio comunale di Latina affronterà la discussione sul caso del Centro di Alta Diagnostica per immagini, una questione che tra alterne vicende burocratiche ha tenuto la città col fiato sospeso per cinque lunghi anni, e che adesso, quando la struttura ricettiva era giunta all'ultimazione e i macchinari (già ordinati da tempo in Germania) stavano per essere consegnati, promette di risolversi in una bolla di sapone, o nel migliore dei casi in una bufala.
Voluto e promesso alla città dalla Fondazione Roma, il Centro di Alta Diagnostica doveva trovare posto nella sede del 118 all'interno del cortile dell'ospedale Goretti, e quando il servizio di primo soccorso era stato trasferito altrove a spese del Comune, la Regione aveva imposto il «niet» a quella collocazione. Senza perdersi d'animo, il referente della Fondazione Roma a Latina, Alfredo Loffredo, aveva trovato una soluzione alternativa, sancita da un accordo quadro di programma sottoscritto nell'aprile 2015 tra Comune, Provincia, Fondazione Roma e Università La Sapienza. La sede del Centro di Alta Diagnostica sarebbe finita in viale XVIII Dicembre, dietro la facoltà di Medicina. E così è stato. Sembrava fatta, e invece la regione ha imposto un altro freno negando l'autorizzazione alla installazione del più sofisticato dei macchinari diagnostici previsto nella dotazione del Centro, un tomografo ibrido Pet-Rm di cui esistono in Italia soltanto altri tre esemplari. La peculiarità della struttura voluta a Latina dalla Fondazione Roma era proprio quella dell'eccellenza garantita dalla presenza di quel tomografo. Ma a Roma è successo qualcosa. Loffredo non è più referente della Fondazione a Latina, e l'ente morale del professor Emanuele pare non voglia più saperne di portare a Latina quel tomografo, che avrebbe già preso l'indirizzo di Tor Vergata. Uno scacco bello e buono per Latina. E domani in consiglio comunale ci saranno anche i vertici della Fondazione che adesso si chiama Sanità e Ricerca.
Verrano a dire ufficialmente che il Centro di Alta Diagnostica si farà, l'investimento milionario resta, ma non avremo la Pet-Rm 3 tesla. Offriranno qualcos'altro. E il sindaco, per non perdere tutto, dovrà fare buon viso a cattivo gioco?
Piuttosto che un semplice laboratorio diagnostico, sarebbe meglio rifiutare tutto. A volte vale più l'orgoglio dell'elemosina.