Lo ha fermato con una scusa. «Polizia in borghese, documenti per favore», gli ha detto. E a quel punto lo ha raggirato e truffato. La vittima dell'episodio è un giovane studente di 18 anni residente a Latina, fermato nel quartiere Nicolosi dal finto poliziotto. Le analogie con un episodio identico avvenuto qualche giorno fa sempre nella stessa zona, sono diverse. «Devo fare un controllo - ha detto il finto agente - tu conosci diverse persone, stai attento a chi frequenti». Ha detto al ragazzo che poi si è sentito dire: «Qui rischi l'associazione a delinquere, forza dobbiamo andare a casa tua per fare una perquisizione», il giovane ha obbedito anche perchè i modi del finto agente sono sembrati molto convincenti e fin troppo decisi. E così che il ragazzo che stava tornando a casa con un autobus è stato seguito dal finto agente, anche lui in bus e una volta arrivati a casa è scattata la perquisizione. L'impostore ha rovistato in tutta l'abitazione in quel momento, Luca, il nome è di fantasia, era da solo, non c'erano i genitori. Un attimo dopo il poliziotto ha visto un televisore di 52 pollici e ha detto che lo doveva sequestrare perchè secondo lui dentro ci poteva essere qualcosa da analizzare. «Lo porto ai colleghi e torno tra poco con il verbale di sequestro così lo firmi». E non è più tornato. Sul caso è stata presentata una denuncia ai carabinieri.
Il finto poliziotto torna a colpire nel quartiere Nicolosi ma questa volta entra in una casa
Latina - Con la scusa di una perquisizione ha rubato un televisore, sul finto collega indagano gli agenti della Questura