Nei giorni scorsi, all'interno della sede nazionale di Legambiente, è stato presentato il bilancio finale della campagna Goletta Verde, storica imbarcazione dell'associazione ambientalista che da oltre 30 anni naviga lungo la costa per denunciare le criticità e valorizzare le buone pratiche ecologiche sui litorali.

Nell'ambito di questa conferenza, sono stati resi noti i 38 punti del mare italiano ritenuti critici per quanto riguarda l'inquinamento: fra questi, ben otto sono nel Lazio e e ricadono nel nostro territorio di interesse.

In special modo, due si trovano nella provincia di Roma e uno in quella di Latina.

Per quanto concerne Pomezia, il punto "malato cronico" è quello in corrispondenza della foce del Rio Torto, lato spiaggia; ad Ardea, invece, viene citata la foce del Fosso Grande.

In provincia di Latina, sotto accusa finisce la foce del Rio Santacroce, nella spiaggia di Gianola, a Formia.

"Chiediamo alle Capitanerie di Porto di avviare approfondimenti specifici su tutti questi canali - ha affermato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio - attraverso i quali liquami non depurati e sostanze nocive arrivano in mare anche e soprattutto nei pressi di spiagge molto frequentate, mettendone a rischio la bellezza insieme alla salute dei bagnanti. Oltre alle Capitanerie, che sono vero e proprio baluardo contro gli sversamenti illegali e non depurati, chiediamo alle amministrazioni comunali interessate di agire velocemente per la salvaguardia del proprio litorale e, senza negare i problemi ormai più che evidenti, costruire un percorso di riqualificazione che passi principalmente dalla consapevolezza delle cause. Il Lazio ha tanti chilometri di costa bella e spesso pregiata come nell'Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno, difenderla e valorizzarla sia ai fini turistici che di tutela della biodiversità, vuol dire aggredire e risolvere i problemi che sembrano insolvibili, come la depurazione dall'entroterra dei fiumi".