Con ordinanza sindacale numero 34 di oggi, 18 agosto 2017, è stata ordinata la revoca dell'ordinanza numero 33 del 14 agosto 2017 che vietava l'uso dell'acqua a scopo potabile poiché la Asl Roma 6, competente per il territorio di Nettuno, e Arpa Lazio hanno comunicato ufficialmente che non sussistono più i motivi per i quali era stata emessa.Tale provvedimento scaturisce da analisi effettuate da Arpa Lazio che sono state inviate il 16 agosto 2017 alla Asl Roma 6 e trasmesse in copia al Comune il 17 agosto 2017. Nella nota si legge che "i risultati analitici dei campioni di acqua destinata al consumo umano, presso fontanelle pubbliche Comune di Nettuno, sono risultati conformi ai valori di parametro stabiliti dal Decreto legislativo 31 del 2001 sia per le analisi chimiche che batteriologiche".

A ciò si aggiunge anche la comunicazione inviata per e-mail dalla Asl Roma 6 al Comune di Nettuno con cui viene affermato che: "I campioni di acqua distribuita e destinata al consumo umano prelevati tempestivamente il 14 agosto hanno dato esiti conformi sia per l'aspetto microbiologico che chimico alla normativa vigente".

L'ordinanza odierna fa dunque seguito alle misure obbligatorie a fronte delle analisi validate dai due enti tecnici e si può quindi tornare a consumare l'acqua per uso potabile. L'Ufficio Ambiente invita comunque ad opportune cautele alcune categorie di cittadini (lattanti, donne in stato interessante e soggetti con particolari patologie a rischio) poiché Acqualatina ha avviato i lavori di ripristino, ma non ha ancora risolto la compromissione di parte dell'impianto di Carano Giannottola che è causa del problema di questi giorni.

Oggi l'Ingegner Stefano Giulioli di Acqualatina ha informato l'amministrazione che lunedì 21 agosto verrà eseguito un collaudo del serbatoio dell'anidride carbonica presente nell'impianto stesso: qualora non abbia subito danni, potranno procedere per un riavvio manuale entro la fine della prossima settimana facendo seguire nei giorni successivi il funzionamento automatico.

L'amministrazione comunale ha già richiesto formalmente l'incremento della frequenza dei controlli per assicurare un costante monitoraggio sulla qualità dell'acqua potabile, di concerto con Asl Roma 6 e Arpa Lazio, in modo da continuare a fornire aggiornamenti ai cittadini fino a soluzione del problema che è competenza di Acqualatina S.p.A.

Va sottolineato che in ogni punto di prelievo il valore riscontrato è di 10 microgrammi per ogni litro d'acqua.