Forse sarà "colpa" del caldo, ma c'è il sospetto che invece quelle strane chiazze comparse da qualche settimana sul fiume Linea, nel Comune di Pontinia, possano essere riconducibili a qualche scarico irregolare.
Giorgio Libralato negli ultimi giorni ha inoltrato diverse segnalazioni alla Asl, all'Arpa, alla Regione Lazio e anche al Comune di Pontinia.
«Le macchie e la schiuma sulla superficie dell'acqua del fiume Linea – scrive Libralato – farebbero pensare alla presenza di idrocarburi e altri inquinanti sul punto Migliara 47, all'incrocio con l'Appia, nel Comune di Pontinia e al confine con il Comune di Sezze». Di voci sulla presunta causa di questo fenomeno ne girano a bizzeffe, ma soltanto delle analisi chimiche potranno stabile con certezza la natura delle chiazze. Solo allora si capirà se si tratta di un fenomeno naturale o meno. «Di certo – prosegue Libralato – le condizioni in superficie, e non possiamo certo sapere quali siano in profondità, non sembrerebbero idonee alla pesca, cui spesso si assiste lungo il fiume Linea e verso la foce a Terracina, e tanto meno all'irrigazione dei campi sia per alimentazione animale che umana. Si chiede pertanto di verificare con urgenza le condizioni delle acque e nel caso di prendere i relativi provvedimenti, tra i quali la regolamentazione della pesca e dell'irrigazione».
Il problema dell'inquinamento delle acque interne rappresenta un fenomeno tutt'altro che irrilevante. Basti pensare ai canali e ai fiumi che sfociano nel lago di Paola a Sabaudia. Lì è stato scientificamente provato che alcuni corsi d'acqua determinano un eccessivo apporto di nutrienti (fosforo e azoto) alla base di fenomeni singolari come l'intensa fioritura di alghe che si verifica ogni anno, con conseguenze più o meno rilevanti per l'ambiente circostante.
A finire sotto la lente ora è il fiume Linea, per il quale sono state richieste analisi ad hoc.