Il branco non ha avuto pietà di affrontare due giovani di Latina, rei soltanto di passare nel posto sbagliato al momento sbagliato. In dieci, forse anche di più, li hanno aggrediti e malmenati sotto gli occhi dei tanti passanti che in quel momento stavano affollando uno dei punti più frequentati del lungomare di Latina. Il tutto enza nessuna motivazione se non, probabilmente, soltanto quella di occupare in qualche modo una serata trascorsa in trasferta. Sono probabilmente della provincia di Roma gli aggressori dei due giovani del capoluogo aggrediti  sabato sera di fronte ad un noto stabilimento balneare dove erano stati fino a quel momento, con alcuni amici, ad ascoltare musica.  

"I due aggrediti - si legge in una nota diffusa alla stampa dai genitori dei ragazzi -  che sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso, hanno presentato una denuncia-querela per "lesioni personali e percosse aggravate" presso la stazione carabinieri di Latina, nei confronti della decine di ragazzi romani che si è resa protagonista della gratuita ed inspiegabile violenza. Da rilevare è che mentre il pestaggio andava avanti ed alcune ragazze chiedevano aiuto a gran voce, nessuno è intervenuto né da dentro né fuori il locale, anzi diverse persone presenti non hanno perso occasione per puntare i loro cellulari e riprendere la scena. Una squallida e misera ripetizione di quanto accaduto recentemente in Spagna e costata la vita al giovane Niccolò Ciatti, anche se in questo caso, fortunatamente, le conseguenze per i due sono state,decisamente inferiori "limitandosi", si fa per dire, a forti abrasioni su tutto il corpo, contusioni agli zigomi ed orbite oculari, al setto nasale, alla frattura di una mano... Sconcertante, poi, anche il fatto che le telecamere di sorveglianza, collocate sul posto dal comune di Latina per la sicurezza e prevenzione del territorio, siano attualmente inutilizzate, anzi sembra non siano mai entrate in funzione. Commentano le famiglie dei due giovani "Con questa denuncia vogliamo contribuire a rompere il muro di omertà che si è instaurato a Latina, dove abbiamo saputo, sia al mare che in città, episodi del genere non sono rari, ma non vengono quasi mai portati alla luce, e quindi è come se non fossero mai accaduti. Se vogliamo aiutare le forze dell'ordine nel loro lavoro, e rendere più tranquilla e sicura la nostra marina e la nostra Città, non possiamo far finta di nulla e continuare a nascondere la testa sotto la sabbia."
Una denuncia che lancia un allarme preoccupante, soprattutto perché è ancora viva nella mente di tutti la morte del giovane Niccolò Ciatti, pestato mortalmente in una discoteca spagnola dal branco senza che nessuno intervenisse