Nelle scorse ore, un magrebino di 22 anni è stato tratto in arresto dalla Polizia Locale di Anzio. In particolare, si è. presentato a alla Polizia Locale di Anzio privo di documenti. Per questo motivo è stato eseguito su di lui il previsto fotosegnalamento ed è emerso che il soggetto era già noto e clandestino in Italia. Condotto quindi dalla Polizia Locale di Anzio presso l'ufficio immigrazione della Questura di Roma, è stata disposta l'espulsione dal territorio italiano. Una volta fuori dal predetto ufficio, però, l'extracomunitario ha dato in escandescenze colpendo gli Agenti e tentando la fuga a piedi. Da lì ha avuto inizio un rocambolesco inseguimento per le strade del quartiere romano, con l'uomo che ha tentato di far perdere le tracce agli Agenti. Loro, però, lo hanno visto mentre entrava all'interno di una abitazione in zona Prenestino. Gli uomini della Polizia Locale hanno dunque chiamano rinforzi e sono stati raggiunti dagli uomini della polizia di Stato del commissariato Prenestino. Con l'aiuto di quest'ultimi riescono finalmente a bloccare il magrebino che, nel contempo, si era introdotto all'interno di un'abitazione dove una famiglia con due bambini minori veniva intimorita dall'illecita intrusione commessa dall'uomo. Alla vista degli agenti della Polizia Locale di Anzio e del Commissariato Prenestino il magrebino ha iniziato nuovamente a colpire gli agenti che comunque riuscivano finalmente a bloccarlo. Entrambi gli agenti della Polizia Locale di Anzio e un uomo della Polizia di Stato ricevevano lesioni. Il ventiduenne magrebino veniva quindi tratto in arresto per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale oltre che per la violazione di domicilio. Sarà condotto domani mattina presso la Procura della Repubblica di Roma per la convalida del suo arresto e gli atti di rito.
"Mi complimento con i miei uomini e ringrazio gli uomini del Commissariato Prenestino che hanno aiutato i miei Agenti - ha affermato il comandante della polizia locale di Anzio, Sergio Ierace - che fuori dal loro territorio non hanno permesso al ventiduenne di fuggire seguendolo e ripristinando la legalità, ciò anche in favore della famiglia che si è vista piombare a casa uno sconosciuto che si è introdotto senza alcun motivo nella loro abitazione."