Uno scempio ambientale, ma soprattutto un danno storico subito da una parte della vegetazione situata nel Parco degli Aurunci in territorio di Spigno Saturnia. Un altro duro colpo per la cittadina del sud pontino, il cui sindaco, Salvatore Vento, chiederà il riconoscimento dello stato di calamità, visto il danno storico che è stato fatto e anche per i precedenti episodi che hanno distrutto complessivamente circa duecento ettari di colture. «L'incendio- ha affermato Vento- si è sviluppato nella zona di Monte Petrella, Canale Faggeto e Monte Petrella, una vasta zona che fa parte del parco degli Aurunci. Sono stati divorati dalle fiamme faggeti antichissimi, dal grande valore storico. Purtroppo il tutto non è che la conseguenza dell'incendio che si è sviluppato una settimana fa a Formia e che è ripreso l'altro ieri, alimentato dal fuoco». In verità la bonifica effettuata nel sottobosco non è bastata per evitare che le fiamme riprendessero vigore e divorassero decine e decine di ettari di vegetazione situata in alta montagna. Ieri è intervenuto anche un elicottero, ma il risultato non è stato incoraggiante. Infatti lo stesso sindaco di Spigno Salvatore Vento ha chiesto l'intervento di un Canad Air, che, tra l'altro, stava operando in zona e precisamente a Coreno Ausonio. Nonostante le richieste il mezzo aereo non è stato spostato su Spigno, ma dirottato poi verso l'entroterra della Ciociaria, dove nel frattempo si era sviluppato un altro rogo che stava minacciando le abitazioni. Grandi difficoltà anche per il personale a terra, visto che il fronte del fuoco si era ampliato in alta montagna. «E' stato un danno enorme- ha continuato il sindaco di Spigno- ed è per questo che chiederò il riconoscimento dello stato di crisi e di calamità». Il territorio spignese è sicuramente uno dei più colpiti dell'intera regione Lazio. Non va dimenticato, infatti, il rogo di ieri è l'ultimo in ordine di tempo dei numerosi che si sono sviluppati sul territorio. In particolare, quello più grave, si è verificato l'11 agosto scorso, interessando la pineta di Costa Saturnia e la strada provinciale 114, dove, nei giorni successivi, è precipitato anche un pino. Come già riportato lo stesso sindaco, il personale del Parco Monti Aurunci, i Carabinieri Forestali e la Polizia Locale di Spigno, hanno effettuato un sopralluogo, al termine del quale è stato stabilito il taglio di numerosi pini, che rischiano la caduta perché danneggiati dal fuoco. Il Comune, dal canto suo si è impegnato programmare un piano di rimboschimento della costa.
Patrimonio verde distrutto dagli incendi, il sindaco è pronto a chiedere lo stato di calamità
Spigno Saturnia - Le fiamme hanno distrutto circa 200 ettari di territorio, il primo bilancio dopo gli incendi dolosi