Al ritorno dalle ferie la dirigente del servizio lavori pubblici e manutenzioni Annunziata Lanzillotta dovrà armarsi di pazienza per fronteggiare le istanze dei dodici dirigenti scolastico degli istituti comprensivi del territorio comunale. Occasionalmente citata nei programmi politici ed elettorali insieme alle non meglio identificate politiche giovanili la verità è che la scuola e quello che le gira intorno, e lo stato delle strutture lo certifica, finisce per essere la ruota di scorta nei programmi amministrativi e necessiterebbe di una programmazione (almeno) decennale. Da parte sua il sindaco, sollecitato anche dai dubbi dell'opposizione, ha assicurato su Lazio Tv che "L'anno scolastico a Latina sarà regolare. Abbiamo fatto un programma di cui si è fatto carico la dirigente, aveva fatto un check individuando le scuole che necessitavano di un intervento urgente contraddistinte da un bollino rosso. Ci ha riferito che il lavori erano stati effettuati, aspetto che rientri per una relazione definitiva. Gli edifici attenzionati dovrebbero essere a posto con l'inizio delle lezioni, ma parlando di centrali termiche il discorso riguarda la stagione invernale quindi se i lavori si dovessero protrarre oltre il mese di settembre non credo possa essere un problema". Il sindaco però limita il problema alle caldaie e dimentica le questioni strutturali e impiantistiche molto gravi che hanno ridotto le scuole alla stregua del Palazzetto dello sport. Dovendo comparare le due situazioni se per il palazzetto è stata consentita una agibilità ridotta con una capienza consentita di cinquanta persone, nel caso delle scuole sarebbero da interdire molte aule visto il carico di studenti e di usura quotidiana a cui sono soggette. Quasi nessuna scuola è dotata delle certificazioni necessarie e ad attestarlo esiste uno studio degli edifici scolastici relativamente agli aspetti impiantistici, architettonici e strutturali, depositata dai tre professionisti incaricati con determina dirigenziale del 31 dicembre 2012. L'incarico compiutamente svolto per 74 edifici sedi prevedeva già allora un importo complessivo dei lavori pari ad Euro 17.254.000,00 e per i soli impianti la somma di Euro 6.601.000,00. Mancano certificazioni anti incendio e Scia approvata dai vigili del fuoco, certificazioni su estintori, dichiarazioni di conformità per impianti elettrici, impianti di riscaldamento, climatizzazione e ventilazione, impianti idrici e caldaie, collaudo statico e certificazione antisismica. Oltre naturalmente alla dichiarazione di assenza di barriere architettoniche. La maggior parte delle scuole ne è sprovvista e chi ce l'ha non l'ha rinnovata (come andrebbe fatto ogni quattro anni). Le scuole di competenza comunale sono rimaste indietro di almeno 15 anni sul fronte di mancati investimenti sulla manutenzione ordinaria, quella che poi diventa straordinaria e costringe a interventi in emergenza.