C'è anche un uomo di 32 anni di Anzio, M.M., queste le sue iniziali, tra i cinque buttafuori che lavorano per conto di una società di sicurezza di Ostia che sono in stato di fermo, come disposto dalla Procura di Roma nell'inchiesta relativa alla morte di Giuseppe Galvagno, il titolare di un B&B originario di Catania ma residente nella Capitale, morto a Roma a poca distanza da una discoteca di viale dell'Oceano Atlantico 271, all'Eur.  L'uomo è stato trovato a terra in un parcheggio e avrebbe diverse ferite e segni di colluttazione sul corpo che secondo gli inquirenti testimoniano che è stato picchiato da più persone. Sulla scorta di questa ricostruzione il pubblico ministero Eleonora Fini, della Procura di Roma, ha disposto il fermo nel corso delle indagini-lampo condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Roma e del Nucleo operativo della Compagnia di Roma Eur. Il reato ipotizzato è quello di omicidio volontario. In base a quanto ricostruito, Galvagno avrebbe fatto degli apprezzamenti mentre era all'interno del locale nei confronti una ragazza e sempre secondo quanto accertato dagli investigatori due addetti alla sicurezza lo hanno portato fuori dalla discoteca e picchiato; subito dopo sono arrivati altri tre buttafuori. 

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