E' stata pronunciata nelle prime ore del pomeriggio di oggi, 5 settembre 2017, la sentenza di primo grado relativa al processo comunemente conosciuto come "Necropolis" e che vedeva imputati alcuni politici, dipendenti comunali e imprenditori per una vicenda avvenuta negli anni scorsi ad Ardea.

Fatta salva la presunzione di innocenza fino all'ultimo grado di giudizio, i giudici del Tribunale di Velletri hanno deciso di condannare per induzione indebita a dare o promettere utilità l'ex sindaco Luca Di Fiori, gli ex assessori Cassio Roccafiorita e Nicola Petricca e l'imprenditore Stefano Valeri. 

Per quanto riguarda coloro che erano imputati per l'ipotesi di turbata libertà degli incanti, assolto per insufficienza di prove il dirigente Giovanni Cucuzza. Prescrizione, invece, per Emilio Murano, Mario Porreca, Mauro Rossi, Bruna Ciocci, Antonio Pace e Cinzia Tamburrini.

L'ultimo capo d'imputazione, invece, è stato riqualificato da induzione indebita a dare o promettere utilità in abuso d'ufficio: prescrizione, in questo caso, per Mauro Rossi e Stefano Valeri.

Tra 90 giorni le motivazioni, quasi scontato che alcuni dei protagonisti di questa vicenda facciano ricorso in Appello.

Maggiori dettagli nell'edizione di Latina Oggi del 6 settembre 2017