Domani saranno trascorsi 34 anni dal ritrovamento di una donna la cui identità è ancora ignota. Il corpo fu trovato da un uomo che cercava funghi a Priverno, nel bosco di San Martino, a due passi da Fossanova. Era l'11 settembre del 1983. Quella donna continua ad essere senza identità, è stata chiamata Maria quando è stata sepolta nel cimitero di Priverno dove qualcuno mette sempre dei fiori freschi. E' un mistero il suo come quello di tanti uomini e donne che sono morti e sono senza identità come riporta l'anagrafe del Ministero dell'Interno che ha analizzato tutta Italia, compresa la provincia di Latina. «Morte risalente a 15-20 giorni prima», sintetizza lo schema del Viminale nell'analisi del decesso della donna il cui unico indizio riguardava la biancheria intima di fabbricazione tedesca. E poi più niente. Un mistero.
Sempre in provincia di Latina invece ad Aprilia nella zona di Campoleone, continua ad essere senza identità il corpo di un uomo dell'apparente età di 50-60 anni, trovato il 9 settembre del 1991. «La morte risale ad almeno due mesi prima» si legge nella descrizione della scheda che riporta l'annotazione dell'abbigliamento e altri particolari relativi alle condizioni del corpo. Sempre ad Aprilia il 16 settembre del 1992 viene ritrovato in stato di incoscienza un uomo dell'apparente età di 60 anni, il corpo è vicino alla stazione ferroviaria, ha tratti somatici asiatici e morirà due giorni dopo in ospedale. A Latina invece a Borgo San Michele il 26 gennaio del 1993, in un canale viene scoperto un cadavere anche questo senza identità. Nel 1998 invece sulla linea ferroviaria Roma-Napoli, vicino a Minturno viene ritrovato un altro uomo investito da un treno in transito: tra i segni particolari due tatuaggi. Sempre nel sud della provincia di Latina, un altro corpo rimasto senza nome e cognome è quello scoperto nel Parco di Gianola il 23 maggio del 2000. L'unico dato certo è l'apparente età compresa tra i 40 e i 45 anni e la scheda del Ministero non aggiunge altre informazioni. A San Felice Circeo invece il 22 agosto del 2005 avviene un'altra macabra scoperta nel bosco in località Quarto Freddo. L'unico elemento utile è una bicicletta che accanto ad un cadavere. Resta senza identità anche il corpo di un uomo ritrovato il 20 luglio del 2007 sul Lungomare, a metà strada tra Sabaudia e Latina, tra la duna e alcuni cespugli. Sul torace una bruciatura. E' questa l'unica traccia che hanno gli inquirenti. «Il registro dei cadaveri non identificati - fa sapere il Ministero dell'Interno - è stato istituito nel 2007 e contiene le informazioni più significative riguardante i segni fisiognomici particolari, le circostanze del rinvenimento dei corpi e i riferimenti relativi alle procure e agli uffici che hanno in trattazione il caso». In provincia di Latina la lista da 34 anni a questa parte è lunga.