Correva l'anno 1900 ed era il sei maggio. Un uomo che viveva nelle campagne de Le Ferriere di Conca, al confine fra i territori di Cisterna di Roma e Nettuno, venne colpito dalla malaria. Era Luigi Goretti, padre di una bambina che, diversi anni dopo, sarebbe diventata Santa dopo un atroce martirio: Maria Goretti.
La morte del suo genitore ci torna utile per ricordare come il territorio dell'Agro pontino, prima della bonifica voluta dal Duce Benito Mussolini in epoca fascista, fosse una palude dove proliferavano le zanzare. Alcune di queste, della famiglia delle Anofele, trasmettevano la malaria che, nel corso degli anni e prima della scoperta del chinino, ha ucciso davvero tantissime persone. Oggi, a distanza di oltre cent'anni, una malattia trasmessa dalle zanzare, stavolta le Aedes - meglio conosciute come Tigre -, torna a spaventare la popolazione. Fortunatamente, però, l'infezione trasmessa nel terzo millennio non è letale come quella dei tempi precedenti alla bonifica dell'Agro Pontino: ora si va incontro a una specie di influenza che dura qualche giorno e che porta a malesseri di una certa intensità.
Dunque, di Chikungunya non si muore. Ma le zanzare, a distanza di oltre un secolo, sono riuscite a fare ancora paura.