Peculato sui rimborsi ottenuti per hotel, ristoranti, oltre che merendine e caramelle: queste le motivazioni per cui sono stati rinviati a giudizio l'ex sindaco di Nettuno, Alessio Chiavetta e l'ex capo dello staff comunale, Marco Cestarelli. Secondo il pm, a seguito delle indagini dei finanzieri di Nettuno, i rimborsi ottenuti dall'ex sindaco tra il 2009 e il 2012 sarebbero stati "camuffati" come spese di rappresentanza. Il tutto grazie anche all'aiuto di Cestarelli, che avrebbe autorizzato tali rimborsi. Contestati a Chiavetta i rimborsi per l'alloggio della compagna (e altre persone), giustificati come spese di rappresentanza, per un totale di 562 euro, a Trevignano Romano e Barletta. La seconda accusa è legata ai rimborsi per un ristorante, per un totale di 2.082 euro. Infine, sotto la lente del giudice, anche 1.323 euro di merendine, salumi, caramelle e altro ancora. La prima udienza, davanti al Tribunale di Velletri, è fissata per il prossimo 14 novembre e il Comune si è già costituito parte civile tramite l'avvocato Antonino Galletti. Ma l'ex sindaco ha subito messo le mani avanti: "Ho piena fiducia nella giustizia, dimostrerà l'infondatezza delle accuse nei miei confronti".